giovedì 24 giugno 2021

LIBERDADE LIBERDADE - Una donna senza memoria (20-21)


 In questa nuova manciata di episodi visti, ho avuto l'impressione che si fosse ricorso a un espediente che spesso viene utilizzato in questo tipo di storie: il ricorso a nuovi personaggi per allungare il brodo. Mentre la rivoluzione ristagna, il corteggiamento di Rubiao procede lentamente e Xavier e Rosa poco interagiscono, arriva un nuovo personaggio, una ricca donna di corte, vecchia zia di Branca Farto, arrivata dall'Europa.


 

Il padre di Branca, che vive economicamente grazie a lei, cerca di accoglierla con tutti gli onori, ma durante il viaggio notturno dal porto alla città di Vila Rica, la donna viene rapinata e aggredita. Quando si risveglia, confusa, non ricorda neanche il suo nome e comincia a vagare come un anima in pena.


 

In stracci, senza memoria, affamata, nessuno le dà credito, tranne ovviamente Rosa, che è attirata da tutti i casi disperati. Rubiao, pur di conquistarla, si offre di prendersene cura, ma se ne sbarazza facilmente, rinchiudendola in calla, dove la donna viene aggredita.


 

Credendola morta, la gettano nel bosco, fino a quando non scopre che una pari della Corte è sparita e che potrebbe proprio essere lei. Parte la grande ricerca, anche perché il corpo non si trova più nel posto dove l'avevano lasciato.


 

A trovarla sarà Xavier che la porterà da Ascensao, la donna che vive nel bosco prendendosi cura del prossimo. Tutto sembra concludersi felicemente, perché la ricca dama di corte recupera anche la memoria e grata a Xavier favorirà un riavvicinamento tra il falso medico e la famiglia di Branca.


 

Eppure alla fine della visione di questi due episodi la sensazione che sia un episodio inutile mi rimane. Sarà frutto del trauma di VIVER A VIDA? Me lo auguro, ma mi pare che al momento, pur essendo una storia non particolarmente lunga, ci sia una certa tendenza a tirare le cose. Vedremo!

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