martedì 10 dicembre 2013
IL VICOLO DEI SEGRETI di Rachel Caine (I VAMPIRI DI MORGANVILLE VOL III)
Il volume precedente ci aveva lasciato con un notevole interrogativo, in quanto Claire aveva firmato le carte del patto con Amelie all'insaputa dei suoi amici. La sua condizione in questo terzo capitolo è effettivamente cambiata e lo capiamo anche dalle telefonate, stranamente amichevoli, della solita odiosa Monica. Da ultima e scarto della società, in quanto priva di una protezione, ora Claire è diventata la protetta di Amelie, ovvero la creatura più potente ed unica della città di Morganville. Certo i rapporti tra i ragazzi sono tesi, soprattutto tra Michael e Shane. Quest'ultimo, anche se liberatosi dalla presenza minacciosa del padre, ha accolto malissimo la scelta di Michael di trasformarsi in un vampiro, ovvero la creatura che più odia in questo mondo. Anche Eve, che pur ama il biondo ragazzo, cerca di adattarsi alla nuova condizione. Claire invece, sebbene in un primo momento taccia sulla nuova presenza di Amelie nella sua vita, alla fine è costretta a rivelare di aver firmato e questo innesca nuove turbolenze nei rapporti tra i quattro.
Ormai Claire in qualche modo si ritrova anche più coinvolta di tutti gli altri nella vita di questa città speciale. Amelie apprezza il suo intelletto e pensa di poter ricavare da lei qualcosa che brama da tempo. Il terzo volume ha il solito ritmo incalzante, con difficoltà che si creano continuamente per tutti e quattro i nostri eroi, anche se Claire domina come al solito, soprattutto per il suo rapporto speciale e pericolosissimo con il terribile Myrning. Che questi sia il vero personaggio chiave di questo volume, lo si capisce anche dal titolo. IL VICOLO DEI SEGRETI è il luogo dove vive Myrning, questo studioso che brama di trovare una cura che possa salvare lui e gli altri vampiri dalla pazzia. I momenti in cui perde la lucidità necessaria per continuare gli studi sono sempre più frequenti e terribili e Claire si ritrova a dover gestire, nel silenzio più totale e nella solitudine, questo rapporto che spaventa anche creature molto più forti di lei.
Myrning è uno strano personaggio. Il più delle volte sembra terrificante e spaventoso, ma ci sono momento in cui mi ha anche intenerito, come quando, rinchiudendosi nella prigione dove Amelie tiene rinchiusi tutti i vampiri folli, chiede a Claire di andarlo a trovare ogni tanto per portarle uno dei potenti cristalli che potranno dargli anche solo un breve momento di lucidità, come a dire, mi basta aggrapparmi anche solo a questa speranza.
Amelie invece continua ad inquietarmi con la sua ambiguità. Non si capisce se nel suo concetto particolare di giustizia finisca per reputare tutti sacrificabili, da Sam a Claire. Ritroviamo il personaggio di Jason, il pericoloso fratello di Eve, ma non siamo riusciti a capire se lui è davvero l'omicida delle ragazze che vengono trovate in giro per le strade. Intanto Shane, anche se fascinoso, comincia a sollevare dentro di me degli interrogativi. Tra lui e Michael il mio preferito è sicuramente quest'ultimo, perchè più pronto al sacrificio, più riflessivo e a modo. Shane è affascinante come può esserlo un ragazzo ribelle, ma alla fine, anche se sempre pronto a difendere Eve e Claire, è sempre lì con la valigia pronta, deciso a lasciare tutto e andare via e non riesco a trovargli una sua collocazione accanto a Claire, che invece si sta radicando sempre di più. Mi piace anche Eve, ma la vedrei meglio con Shane ed io avvicinerei di più Claire e Michael, anche se al momento (e forse per sempre) i due sono solo amici.
Anche questo terzo volume l'ho letto nel giro di pochi giorni, in quanto conserva quel ritmo incalzante che lo contraddistingue. Finale aperto, come al solito, con l'arrivo di nuovi inquietanti personaggi. Mi chiedo se è davvero impossibile per gli autori di questo genere di letteratura regalarci una volta tanto un finale che come dice la parola non ci lasci con il fiato sospeso e con il desiderio frustrato di sapere come va a finire?
Comunque penso che leggerò anche il quarto volume, anche se spero che riescano a sorprendermi un po' di più e che non si perdano.
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