Siamo
nel 1556. Hernando de Palomino, uno dei conquistadores spagnoli giunti
in America, battezza come "EDEN" il territorio ricevuto come bottino.
Disgustato dalla guerra e dalle violenze subite ed inflitte, sogna di
creare una terra che sia un luogo di pacifica convivenza tra indios e
spagnoli. Sposatosi con una principessa inca, dalla loro unione nasce
Eva, una "mestiza" che racchiude in sè i pregi di entrambe le razze. La
ragazza vive un'infanzia felice, in questo piccolo paradiso terrestre
che è l'Eden, arroccato tra le montagne, tra il cielo e la natura
meravigliosa del Peru. Al suo fianco c'è il fratello Juan, un indio che è cresciuto con lei. Hernando
de Palomino sembra aver realizzato il sogno della sua vita, quello
della pacifica coinvivenza di due mondi, ma questo paradiso viene
sconvolto quando Eva ha 18 anni.
Hernan viene barbaramente ucciso da alcuni inviati del Virrey ed Eva diventa l'erede di queste terre sconfinate e prospere. Costretta a seguirli a Ciudad de los Reyes (attuale Lima), Eva viene accolta nella famiglia Arias Maldonado dove Marcus, il fratello minore, cerca di sedurla per costringerla a sposarlo ed impadronirsi così dell'eredità. Nel frattempo Eva, pur lottando per poter ritornare all'Eden, finisce per vivere un amore tormentato e proibito per Padre Roldan, un domenicano incaricato di estirpare le idolatrie, ma soprattutto (senza che entrambi lo sappiano) figlio del terribile Amador De Carrasco, l'assassino del padre di Eva.
E mentre l'amore lotta per trovare una sua vida di espressione, in un mondo soffocato dalla violenza, mille intrecci e disavventure ci offrono il ritratto di un mondo nuovo, agli albori, dove le razze si scontrano e si uniscono, dove l'America viene vista come terra di conquista e allo stesso tempo si colgono i primi segni di una nuova identità.
EVA DEL EDEN è una produzione peruviana che aveva suscitato nel paese con grandi aspettative, ma che non raggiunse però
i risultati sperati in fatto di audince, battuta da una storia molto più classica come LUZ MARIA. Eppure a mio parere merita di essere riscoperta senza esitazione in quanto offre elementi davvero rari in questi prodotti. Gli attori che danno vita ai vari personaggi sono di una bravura unica e regalano momenti emozionanti davanti ai quali si viene catturati come in un mondo a parte. Non si tratta solo di Diego Bertie e di Monica Sanchez, che pur ci regalano interpretazioni di primo livello, ma anche tutta una folla di personaggi secondari che conquistano uno spazio ed una loro dimensione, dal tormentato e terribile Markus che riesce comunque a conquistare, al divertente e pericoloso Virrey, al terribile Carrasco, alla disperata e tradita Blanca, ed altri ancora. La mancanza di scenografie ricche e lussuose, di costumi sfavillanti, in realtà è ben finalizzata al mondo che ci viene descritto. Siamo agli albori di un'epoca storica
feroce e polverosa, che si esprime con la violenza immediata più che con
sofisticati piani politici o eleganti cerimonie di corte. E'
l'America poco dopo la conquista, quella dopo le stragi atroci degli
indigeni, dopo Pizarro, dove bisogna costruire qualcosa sulle macerie di
un mondo. E' una terra di reduci (gli indigeni), di schiavi estirpati
dalle loro terre (gli africani considerati come animali privi di anima,
con il bene placido della stessa Santa Romana Chiesa), di criminali che
hanno attraversato l'oceano per sfuggire a chissà quali persecuzioni e
di avvenutieri senza scrupoli. Lontano è il fasto
delle corti europee. La storia di Eva di Palomino e di Roldan de Carrasco diventa lo spunto per ritrarre un mondo dove passione e violenza sembrano confondersi e dove l'amore ed i sentimenti, laddove hanno la possibilità di sbocciare, vengono concepiti come unico appiglio per non perdere la propria umanità. VOTO: 8/10
FRASI TRATTE DALLA TELENOVELA
ROLDAN: Pensalo bene perchè non sarò io che tornerò a cercarti.
EVA: Mi sembra perfetto.Presto ti sposerai con una marchesa. Che cosa farebbe un nobile cercando una meticcia?
ROLDAN: Lo stesso che faceva una donna sposata cercando un sacerdote. Dopo che ho trasformato la mia vita per completo, dopo che mi sono trasformato in un altro, e mi sono dimenticato di Dio, che facile è per te!
***
ROLDAN: Sorridi, rallegrati con la tua amica. Entrambe avete saputo manipolare le mie debolezze e le mie colpe e mi odio per questo.
BLANCA: Credi che Elena ed io abbiamo fatto male a cercare di contenere il tuo egoismo?
ROLDAN: Non lo chiamerei egoismo, ma felicità
***
ROLDAN: Ho avuto la superbia di aspirare ad essere un santo. Un santo io? Se non sono che un codardo che si è rinchiuso in un convento per non affrontare un padre crudele e senz'anima.
***
ROLDAN: Se potessi restituirvi fino all'ultima goccia di sangue invece che versarla, Amador De Carrasco. Meritate la morte, ed io maledico che siate mio padre.
***
IL VICERE: Muñetones, hai perso la ragione? Come hai deciso di sposarti un'attrice che deve essere più navigata che le rotte per Siviglia e quelle di Marco Polo?
***
Aldonza: Ahi Gabrielito, nessuno ti ama come speri. L'amore non è uno specchio che ti restituisce la tua immagine. L'amore è come la luna che si riflette sull'acqua...Quando vuoi afferrarla, finisce per sgretolarsi e svanire.
***
GABRIEL AD EVA: Sei davvero speciale, lo sai? Figlia di uno spagnolo e di un'indigena, allevata da una nutrice nera, chiami fratello a un indios, sfidi tutte le caste e mi chiedo anche se sei cristiana.
***
LA PROSTITUTA BERNARDA SCOPPIA IN LACRIME AL
RACCONTO DI NICOLAS E DELLE SUE PENE D'AMORE. LUI SORPRESO LE CHIEDE LA
RAGIONE E LEI GLI RISPONDE:
- Io non ho mai amato, né mai mi hanno amato. Nonostante ciò coltivavo l'idea di credere che esistesse, che era qualcosa di buono. Era la mia unica illusione. Eppure se tu che l'hai provato mi dici che ha reso la tua vita miserabile, che posso aspettarmi io visto che era la mia unica speranza?
***
MARKUS che sta morendo tra le braccia di Eva e le racconta del tempo che lui ha passato en el Eden purificandosi dalla violenza e dall'odio che il suo tempo aveva instigato in lui:
MARKUS: Ogni volta che guardavo il sole che svaniva, pensavo che anche tu lo avevi visto.
EVA: Tutto si muove in questo mondo...nulla si ferma...Neanche noi.
MARKUS: Il sole domani tornerà. Tutto ritorna
EVA: Ed è per questo che sò che un giorno la mia gente si risolleverà.
MARKUS: Ed in quest'altro mondo ci ritroveremo e sarà tutto diverso.
EVA: Si, te lo prometto.
***
Amador de Carrasco apprende la notizia
dell'avvenuto delitto di Roldan, suo figlio, da parte di sicari da lui
mandati. Affronta la vedova del giovane ed i rimorsi lo portano ad
aggredirla:
Sei un mostro con la faccia d'angelo. Che cosa mi hai fatto? Era mio figlio!
ELENA: Tu hai ucciso altri che erano comunque figli.
AMADOR: Se solo fosse stato diverso...
ELENA: Se fosse stato diverso, tu non saresti vivo.
***
FRANCISCO parlando all'Inquisitore e sapendo che sarà condannato:
"Voi appartenete ad una categoria di assassini che costringe la gente ad affrontare gli abissi. Rimanete sulla vostra solitaria sponda e osservatemi passare!
FOTO DELLA TELENOVELA
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