giovedì 4 settembre 2014

OUTLANDER - Il Castello di Leoch (Stagione 1, Episodio 2)



Il secondo episodio della serie ci introduce nel medievale Castello Leoch. Claire e Frank avevano visitato le rovine solo qualche giorno prima, in un altro secolo, ed è sicuramente singolare rivedere quei luoghi abbandonati al tempo riprendere vita. Il drappello di uomini vengono accolti dagli abitanti del Castello ed in modo particolare da Mrs FitzGibbons, la governante, che decide di occuparsi di Claire dandole dei vestiti (finalmente qualcosa che la copra visto che i suoi abiti vengono scambiati per una semplice sottoveste) ed una sistemazione adeguata. Prima, però, la donna chiede di potersi occupare della ferita di Jamie.

Il ragazzo si trova davanti al fuoco e davanti alla schiena martoriata dalle frustrate confida a Claire la sua storia. In un racconto alquanto toccante, le rivela che gli inglesi, capitanati dal terribile Black Jack, lo hanno arrestato per aver cercato di difendere sua sorella e per poi essere fuggito dalle sevizie della prigione. Tra i due si stabilisce sempre un'atmosfera molto calda, ogni volta che si trovano a dividere la stessa stanza, ma ovviamente Claire pensa al compassato marito, Frank, e a quello che deve star pensando di lei. Jamie fraintende le sue lacrime e le chiede se l'uomo è morto. La donna concorda con lui sul fatto che non sia in vita, almeno non nel secolo dove si trova lei.

Claire viene sistemata dalla signora Fitz in una stanza confortevole, letteralmente svestita dagli stracci che aveva e agghindata con gli abiti propri del tempo. Interessante è vedere tutte le sovrastrutture del tempo, con calze, corsetti, cuscinetti, sottovesti e cose varie, rispetto al minimalismo del novecento. Dopo essere stata preparata, Claire fa la conoscenza del laird di Leoch, ovvero Colum MacKenzie, un uomo affetto da una malattia che Claire identificherà come Toulouse-Lautrec, e che non gli permetterà di vivere ancora a lungo. L'uomo interroga la straniera cercando di capire che cosa ci facesse un'inglese nel bel mezzo dei boschi, sospettandola di essere una spia. La donna vuole solo andare via e ritornare alle pietre dove è svenuta, convinta che quello sia il punto da dove poter tornare a casa. Colum le dice che potrà andarsene tra cinque giorni, quando al castello arriverà un commerciante di passaggio.


In questi cinque giorni Claire continua a frequentare Jamie, rendendosi conto che al castello quando utilizza il cognome che le hanno dato, ovvero MacTavish, nessuno capisce di chi sta parlando. Interrogato, Jamie non ha problemi a dirle che non è il suo nome, che è un fuorilegge, perseguitato dagli inglesi per la morte di un soldato ucciso durante la sua fuga. La sua natura generosa emerge anche durante l'udienza, dove i vari abitanti si recano dal signore del castello chiedendo di risolvere le varie dispute. Un padre porta davanti al Laird la propria figlia, accusandola di comportamento indecoroso. La punizione è quella di essere frustata davanti a tutti, ma Jamie si offre di subire lui al posto di lei. Soccorso nuovamente da Claire, lui le rivela di non aver mai scambiato neanche una parola con la ragazza e Claire capisce che lo ha fatto per Mrs Fitz, la zia della giovane.

Intanto Claire trascorre i cinque giorni circondata dal sospetto e dalle chiacchiere generali. Significativa è la scena della cena quando tutti tacciono al suo ingresso e al modo in cui MacKenzie la interroga continuando a riempirle il bicchiere. Claire conosce anche una strana ragazza del villaggio, Geillis Duncan, che dicono sia una strega e le due sembrano subito legare.


Alla fine dei cinque giorni, Claire è ansiosa di partire, ma Collum la manda a chiamare e la donna viene condotta in una famosa stanza che aveva visitato insieme a Frank, chiedendosi che posto mai potesse essere. Glielo svela il vecchio MacKanzie, che le dice che era lo studio del vecchio guaritore del castello, morto inseguito ad una febbre e che quello sarà il suo posto d'ora in poi. Claire disperata si rende conto di essere prigioniera.

Anche il secondo episodio è decisamente emozionante. Sembra prendere per mano lo spettatore per condurlo in questo tempo lontano, barbaro, ma stranamente magico, dove passione e violenza si mescolano, dove tutto è sospetto e sconosciuto. Claire si muove insicura in questa realtà, pur portando con sé il bagaglio delle proprie conoscenze. Il suo legame con Jamie si sta sviluppando sempre di più, anche se il suo desiderio è quello di ritornare a casa.


Ottima fotografia, posti bellissimi ed il modo in cui la regia sovrappone gli sprazzi del passato di Claire (che poi sono il futuro) con il presente che sta vivendo sono decisamente ben fatti.

VOTO: 8

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