sabato 2 maggio 2015
GRANTCHESTER - EPISODIO 1
Ieri sera mi sono messa davanti alla TV con aria annoiata, decisa ad un zapping selvaggio e ad una meta fissa, qualora non avessi trovato di meglio, ovvero ITALIA'S GOT TALENT su Cielo, probabilmente mandato in replica. Non che i talenti che mostrano siano particolarmente eccezionali. Li trovo quasi tutti al di sotto della media. Quello che mi diverte è l'interazione dei giudici che spesso risulta il vero e proprio spettacolo. Non ne ero però molto soddisfatta e intorno alle 20:40 mi sono imbattuta nell'ennesima replica di BONES su Giallo. Il piacere di vedere Booth e Brennan, alle prese con un caso a Las Vegas, mi ha indotto a rimanere sul canale e magicamente sono stata colpita da un colpo di fulmine.
GRANTCHESTER è una serie televisiva britannica di solo sei episodi, tratta dalla serie di libri I MISTERI DI GRANTCHESTER di James Runcie. C'è qualcosa tra me ed i paesaggi britannici di indefinito e duraturo che blocca il mio dito sul telecomando almeno per un secondo. Ieri sera tutto, per 45 minuti, sono rimasta intrappolata come poche volte mi capita davanti ai Gialli (che non sono il mio genere per antonomasia).
L'episodio inizia mostrandoci una coppia di giovani che si stanno divertendo al fiume. Lui è notevole, lei è discreta, con qualcosa di seducente, anche se non la classica bellona hollywoodiana. E' più una bellezza vera, con imperfezioni e fascino. I due sembrano due fidanzatini, anche se poi si salutano frettolosi alla stazione, con una promessa di un prossimo incontro. Lui si rende conto che il tempo è passato appena lei sparisce dalla visuale e con la sua bicicletta pedala ferocemente, apparentemente in ritardo per un appuntamento, supponiamo di lavoro. E' proprio così. L'arrivo della divisa ci svela il mistero. Si tratta di un pastore che deve celebrare un funerale.
Padre Chambers, Sidney per gli amici, è stato il solo ad accettare di celebrare i funerali perché l'uomo si è suicidato sparandosi un colpo in bocca. Nella chiesa ci sono pochi presenti, la vedova (una tedesca che tutti guardano con disprezzo), il socio d'affari e la moglie di quest'ultimo. Siamo agli inizi degli anni 50 e la Guerra è da poco finita. Il ricordo è doloroso e vicino, non si tratta di una pagina ingiallita di un libro di storia.
Poco dopo il funerale la moglie del socio in affari chiede un incontro con Sidney per rivelargli la sua relazione con l'uomo suicidatosi, ma anche i suoi sospetti che si tratti di un omicidio. Padre Chambers, mosso dalla curiosità, si reca alla polizia e chiede di parlare con l'ispettore Keating. Questi in un primo momento è scettico, ma pian piano si lascia sedurre dalla logica di Sidney ed i due indagheranno con convinzione.
Intanto Amanda ritorna con la notizia del suo fidanzamento, provocando un adombramento nello sguardo già tormentato di Padre Chambers. La serie appare intrigante per le ambientazioni, l'atmosfera degli anni 50, la malinconia della guerra ed i ricordi tormentati dello stesso Sidney, per la solita innata bravura degli attori britannici, che riescono a creare un mondo e a convincere i telespettatori di qualsiasi cosa. I 45 minuti sono passati rapidamente, non solo per l'intrigo ben costruito, dove ci si chiedeva chi fosse stato il vero autore dell'omicidio, ma anche per la figura atipica, tormentata e gentile di Sidney Chambers.
VOTO: 8
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