domenica 2 ottobre 2016

GLI UOMINI NON SANNO AMARE di Christina Dodd

Ero alla ricerca di una nuova saga da seguire e di una "nuova autrice" dopo la lunga saga di Mary Balogh sugli aristocratici Bedwyn, e mi sono imbattuta in Christina Dodd che, per quanto non sia propriamente sconosciuta (ho già letto due volumi ed uno di questi, NEI SOGNI PIU' AUDACI, è proprio parte di questa saga), mi è sembrata una tentazione accettabile che mi ha indotto ad intraprendere questo viaggio, malgrado non abbia una grande passione per le "maestrine" che credono di insegnare la vita ed il decoro.

GLI UOMINI NON SANNO AMARE è l'inizio di tutte le vicende dell'Esclusiva Scuola per Governanti ed Istitutrici, fondata da alcune amiche decise a diventare indipendenti ed autonome in una società prettamente maschilista, dove per una donna non sposata è quanto mai complicato conquistare il suo ruolo ed una sua autonomia.

Una nonna preoccupata, alla vigilia di un importante cerimonia che accoglierà reali e personaggi illustri, decide di bussare disperata alla porta di questa nuova scuola per cercare l'istitutrice perfetta in grado di addomesticare due nipotini selvaggi, cresciuti nel deserto, insieme al suo aristocratico figlio,  lord Wynter Ruskin, un eccentrico e fascinoso personaggio, vissuto nel deserto per anni, prima di ritornare in Inghilterra.

La persona perfetta per il lavoro è Miss Perbenino, ovvero lady Charlotte Dalrumple, che fino a quel momento si è occupata di istruire adolescenti viziati per il loro debutto in società. Charlotte spera di trovare un lavoro stabile, di sistemare la sua vita e aiutare le amiche a realizzare il loro sogno di aprire la scuola e di avviarla con successo. Quando accetta il nuovo lavoro ignora che Adorna ha come obiettivo non solo quello di educare i suoi giovanissimi nipoti, cresciuti praticamente nel deserto ed ignari delle buone norme della società inglese, ma soprattutto di dover educare il loro eccentrico padre, Wynter, perché possa riadattarsi ad un mondo da cui è fuggito.

La bellezza del romanzo è tutta in questo personaggio dal carattere esuberante, anticonvenzionale, che si diverte a scandalizzare il prossimo, a volte fingendo anche si essere un completo incapace (come quando finge di non capirne niente di numeri, quando invece ha ereditato una mente particolarmente matematica). La sua natura esuberante e vivace è il giusto contraltare per Miss Perbenino, spesso troppo rigida e pesante, nel cercare di reprimere tutto quello che è spontaneo e naturale.

Certo la cinica convinzione di Wynter che l'amore è un sentimento solo femminile e che per loro natura gli uomini non provano una tale emozione e un tale coinvolgimento appaiono alquanto infantile e poco affascinanti, in quanto non nascono da una maturazione personale, non sono frutto di una sua esperienza, ma le parole dettate da uno pseudo padre incontrato quando era un adolescente ed accettate come oro colato. In questo il personaggio mi è parso alquanto debole e poco seducente, anche perché i suoi sentimenti sono evidenti agli occhi di tutti tranne i suoi ed il riscatto finale appare alquanto blando e poco incisivo.

Charlotte non riscuote le mie simpatie per le già suddette caratteristiche di pesantezza e rigidità, ma ha un suo discreto fascino tutto concentrato nel suo passato misterioso che viene svelato piano piano creando un pizzico di supense. Le sue motivazioni per accettare la proposta di Wynter sono piuttosto deboli e fanno precipitare nuovamente il romanzo nella banalità dei sentimenti poco approfonditi o giustificati. Qualcuno potrebbe trovare il romanzo brioso per qualche scena divertente, ma onestamente non mi ha per niente convinto neanche da questo punto di vista, in quando l'umorismo vero non è dato da una semplice situazione superficiale, ma è più profondo e vero.

Come inizio di una saga è decisamente poco convincente. È probabile che leggerò qualche altro volume, in quanto NEI SOGNI PIU' AUDACI non era un libro malvagio, ma come principio del tutto l'ho trovato alquanto deludente. Sicuramente ho capito che le "istitutrici" o le miss Perbenino proprio non si adattano alla mia natura.

VOTO: 5

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