Dopo il deludente LA SPOSA OBBEDIENTE, dovevo ritentare con la Balogh, consapevole che poteva darmi sicuramente di più ed il di più è arrivato con il secondo volume della saga dedicata all'aristocratica famiglia dei Bedwyn e ai suoi singolari componenti: Wulfric, Aidan, Rannulf, Freya, Alleyne e Morgan.
La storia inizia, come spesso accade, con un personaggio che Bedwyn non è, ovvero con la sventurata Miss Judith Law, figlia di un reverendo, che viene spedita dal padre, ormai ridotto in miseria dal suo unico figlio maschio, lo scapestrato Branwell, a casa della ricca sorella, Lady Louise, che ha contratto un ottimo matrimonio con un aristocratico.
Judith non si fa illusioni, malgrado la sua natura romantica e sognatrice. Sa che a casa della zia, dove vive anche l'eccentrica nonna (con cui fino a quel momento ha avuto solo rapporti superficiali) sarà accolta come una domestica, piuttosto che come una parente in difficoltà. Durante il viaggio, quindi, non le preme sicuramente di arrivare, consapevole che una volta in quella casa moriranno tutte le sue speranze di una famiglia e di un futuro felice. Non si aspetta certo però che la carrozza di capovolga per colpa del cocchiere sbronzo, ma quando un cavaliere dall'aria affascinante si ferma per soccorrerli, il suo destino darà una svolta improvvisa.
Rannulf, terzogenito maschio della famiglia Bedwyn, è un aristocratico donnaiolo, che fino a quel momento si è abbandonato più ai piaceri e ai divertimenti, che ai doveri. La nonna, che vive nella bellissima Grandmaison a lui destinata in quanto prescelto come suo erede, lo ha convocato con l'intenzione di fargli conoscere Julianne Effingham, la nipote della sua migliore amica. Sarebbe un matrimonio ideale, in quanto la ragazza è giovane, bellissima e di ottima famiglia.
Fermatosi per soccorrere una carrozza pubblica in difficoltà, Rannulf viene colpito dalla bellezza di una dei passeggeri a cui propone di salire sul suo cavallo per raggiungere la locanda più vicine e per chiedere aiuto. La ragazza, stranamente intraprendente, accetta per poi dirgli di essere un'attrice in viaggio per Londra in cerca di fortuna. I due si fermano in un'altra locanda, dividendo la camera messa a loro disposizione, ed imprigionati dalla pioggia i due vivono un'avventura imprevista ed emozionante, concedendosi due notti di passione che difficilmente dimenticheranno.
Rannulf è pronto a cambiare i suoi piani e di seguire la donna, la fantomatica Claire Campbell, fino a Londra, ma ritornando alla locanda scopre che la donna è partita senza lasciare traccia, rendendosi conto che quella che aveva creduto una seducente attrice, era in realtà una ragazza senza esperienza che lui ha sedotto. Grande sarà la sua sorpresa quando, arrivato a Grandmaison, per esaudire il desiderio della nonna malata, si presenterà dagli Effingham per conoscere la sua potenziale moglie.
Non è tanto Julianne ad essere oggetto della sua attenzione, ma l'anonima e brutta dama di compagnia della vecchia signora Law, una ragazza che nasconde la sua bellezza in abiti che la mortificano e la sua chioma spettacolare sotto orribili cuffiette che la fanno passare inosservata. Rannulf però non ha dubbi e riconosce in lei la sua Claire. Sarà solo l'inizio di una serie di avventure, malintesi, intrighi e passione che trascineranno i due fino a Londra e ritorno, nel difficile gioco dell'amore e della conoscenza.
Come al solito la Malogh da il meglio di sé presentandosi personaggi ben descritti, con le loro insicurezze, con i loro timori e le loro arroganze, basti pensare a Judith, che è cresciuta senza rendersi conto della sua bellezza, mortificata dall'educazione bigotta di un padre preoccupato che la figlia (dotata di un innegabile carica sensuale) possa essere oggetto degli sguardi lascivi degli uomini. Il padre ama la figlia, ma il suo punto di vista erroneo della vita lo induce a farle del male senza volerlo. Solo Rannulf riuscirà, e con difficoltà, a far capire a Judith che la sua bellezza non è un castigo e le permetterà di vedersi con gli occhi con cui la vedono gli altri.
Anche lui è un personaggio estremamente interessante, pieno di sfumature, che cresce all'interno del romanzo, basti pensare a come si presenti all'inizio sulla strada: uno scapestrato in cerca di avventura che è pronto a dimenticare la parola data alla nonna per inseguire la passione. Una volta arrivato a Grandmaison, Rannulf imparerà molto su se stesso, anche grazie agli scontri con Judith che lo porteranno alla consapevolezza che lui è un uomo e che come tale deve far buon uso della fortuna che il destino gli ha concesso.
Interessante anche il modo in cui la Balogh inserisce gli altri personaggi, senza che pesino eccessivamente o che distraggano l'attenzione del lettore dalla coppia principale. Conosciamo anche gli altri membri della famiglia Bedwyn, che si caratterizzano per una forte personalità e per un carattere determinato. Tra tutti spiccano sicuramente Wulfric e Freyja, tanto che, pur non essendo invasivi nella trama, nella lettrice nasce la curiosità per le loro storie.
Ottimo romanzo che vale la pena di essere letto.
VOTO: 8
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