domenica 7 agosto 2016

LA PRINCIPESSA SISSI (Austria 1955)


Esistono dei riti che si devono rispettare, che in qualche modo segnano il passaggio e danno concretezza al momento che stiamo vivendo. Non potrebbe essere estate senza che la RAI trasmetta il ciclo dedicato alla romantica figura dell'imperatrice d'Austria, ovvero Sissi. Non parliamo della storia di una donna dalla natura indipendente e libera e dalla mente brillante che finisce per essere oppressa dal ruolo in cui si ritrova. No, parliamo della storia romantica di una ragazzina dal carattere vivace che conquista il cuore del principe e ne diventa la consorte, conquistando poi anche l'amore del suo paese.


LA PRINCIPESSA SISSI, interpretata dalla bellissima ed intramontabile Romy Schneider, è il primo film di una trilogia dedicata a questa figura romantica della storia. Incontriamo Sissi che vive una vita spensierata nella sua Baviera, con il padre che ama la caccia, la madre affettuosa e i tantissimi fratelli. La ragazzina a 16 anni ed è lontana dalle preoccupazioni del mondo adulto.

Sua madre e la sorella maggiore Elena, chiamata da tutti Nené, partono per Bad Ischl per festeggiare il compleanno di Francesco Giuseppe e portano anche la giovane Sissi. In realtà c'è un accordo preciso, noto a pochi, per far incontrare Nené e Francesco Giuseppe, allo scopo di farli fidanzare e combinare le nozze.

Il destino vuole che Frank e Sissi si incontrino prima all'insaputa dell'identità dell'altro ed i due si innamorano perdutamente, fino a quando non scopriranno che lei è la sorella di Nené, la donna che la madre vorrebbe che lui sposasse, e lui è l'uomo destinato ad Elena. Franz, deciso a prendere in mano le redini della sua vita, finirà per fare una scelta che sorprenderà tutti in occasione del ballo per festeggia re il suo fidanzamento.



La storia la conosciamo, il film lo abbiamo visto ormai centinaia di volte, ma come ogni estate rivederlo è sempre un piacere. È uno di quelle storie che seguiamo con piacere per perderci in un mondo romantico, ben lontano dalla realtà, che serve a calmare, almeno per un paio di ore, il nostro animo agitato dalle preoccupazioni quotidiane.


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