venerdì 19 agosto 2016

NON C'E' PACE PER IL MALIGNO - LA FUERZA DEL DESTINO (Da Cap 45 a 50)


Il personaggio di Maripaz è quello che fin dal principio mi ha sollevato i maggiori dubbi e con l'andare delle puntate sono cresciuti a dismisura. I "cattivi" sono sempre difficili da gestire, da scrivere o da interpretare. Siamo sempre su un sottile confine dove si potrebbe sconfinare e arrivare al ridicolo. Maripaz a mio parere si colloca proprio oltre quel limite.


Se nella parte iniziale, la ragazzina arrogante che seduce il figlio della domestica (particolarmente serio, ma molto avvenente) poteva avere una sua logica di superficialità, pian piano le varie vicende che la coinvolgono sfociano in una spirale di malvagità che si fatica ad accettare.


Mentre i protagonisti positivi si godono le vacanze al mare, con la coppia di innamorati che finalmente si abbandona alla passione (non ho amato per niente la scena come è stata girata in quanto sembravano le pose hot per un calendario), e Ivan pian piano, grazie anche alle astute mosse di Lucia, comincia ad avvicinarsi al bambino, in città tutto è in pieno fermento.


Camilo comincia a frequentare la sorella di Saul e David, nella speranza di poter dimenticare Lucia, dopo che la madre lo ha rimproverato avendo scoperto i suoi sentimenti. La ragazza è carina e dolce ed il padre di lei, che ha cominciato a corteggiare Camilo sperando di attirarlo nella sua rete, vede di buon occhio la relazione. Camilo oscilla tentato dal tradimento, ma ancora si mantiene amico fedele.


Intanto Lucrecia cerca di porre freno alle stupidaggini commesse da Maripaz e cede al ricatto di Antolin, che ha chiamato e mandato le foto dove si vede la ragazza accanto al corpo della donna investita ed uccisa. Ovviamente tutto viene trattato con una certa superficialità, con isteria, grandi esternazioni, ma poco capiamo della profondità del personaggio.

Anna di CUORE SELVAGGIO era una cattiva con una sua logica. Era stata cresciuta con un'idea di se stessa ben lontana dalla sua condizione reale, vanitosa e superficiale, ma si era innamorata di Juan anche se la sua natura la induceva verso certe scelte che si riveleranno completamente sbagliate. La sua disperazione e la sua frustrazione quando la sorella sposa Juan con titolo e proprietà è la vendetta assoluta della vita, più che del personaggio, ed il suo declino è quasi tragico.

C'è poca tragicità in Maripaz, che non sembra amare niente e nessuno, non avere rimorsi, non pensare a nulla, come se fosse una marionetta  cui viene dato un copione da recitare, senza che senta davvero qualcosa. Ha uccido una donna; la madre interviene e risolve la situazione pagando i soldi richiesti, e lei subito si mette in moto per creare altri danni.


Mentre Ivan, Lucia, Tony e Carlota tornano dalle felici vacanze al mare e si chiedono come gestire il nuovo rapporto che si è creato tra Alex ed il padre, la ragazza (che fino a quel momento non ha mostrato nessun interessa per il figlio) decide di rivolgersi ad un avvocato per chiedere l'affidamento del figlio. Ovviamente lo fa solo per i soldi, ora che Tony le ha tolto l'appartamento ed il denaro mensile, ma anche qui colgo solo il vuoto e nessuna logica malvagia.


Tutti si mettono in moto per capire come fermare questa sua ennesima follia e lei cosa fa? Si reca a casa di Gerardo per rivelare ad un bambino che non ha mai visto che lei è la madre, Ivan suo padre e che l'uomo che l'ha cresciuto è in realtà suo nonno.


Lucia giustamente reagisce furiosa ed addolorato, ma non capisco il perché nel ferire un ragazzino di cui non glie ne è mai importato nulla fino a quel momento. Se poi c'è in corso una possibile causa per chiedere l'affidamento, basterebbe la stupidaggine fatta per toglierle tutte le possibilità. Proseguo ormai con inerzia, cercando di vincere il fastidio, ma onestamente la storia sta sfociando nel ridicolo. Che amara delusione!

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