Nonostante si proceda a piccoli passi, con una marea di personaggi, c'è qualcosa che colpisce l'interesse dello spettatore e che lo induce, nonostante tutto a proseguire nel viaggio. Tra tutti loro, chi sembra suscitare un certo plauso è Zé Bob, l'intrepido giornalista donnaiolo che è finito sedotto dalla dolcezza e dal mistero di Flora.
I due si dovevano incontrare al concerto country, ma Flora, avendolo visto alle prese con Donatela, in uno dei loro soliti scontri, si è allontanata, lasciandolo frustrato come sempre. Maira, la sua collega, però, lo prende in giro con la "riccona", Donatela Fontini, con cui l'uomo non perde occasione di scontrarsi.
Se i due affermano di non piacersi, c'è una strana alchimia che ce li fa amare e, anche se Flora sembra dolce e malinconia, facciamo il tifo per Donatela, che almeno ci strappa un sorriso.
Zé Bob invece è alle prese con diversi servizi: il bambino riscattato da un incendio in una scuola, il povero truffato da un ricco politico. Sono proprio queste ultime indagini che hanno come esito quello di portarlo a ricevere diverse minacce e una vera e propria aggressione nel parcheggio.
Se Zé Bob, con il suo intreccio amoroso e professionale, suscita la nostra simpatia, anche Halley ci regala risate, presentandosi come un personaggio decisamente comico. Alicia, la capricciosa figlia del politico Rosa, lo ha smascherato, ma, decisa a vendicarsi del suo ex, propone ad Halley un affare. Lo pagherà profumatamente se continuerà a fingersi Brunihno Aguilar, costringendolo a passare per gay per rovinargli la reputazione.
Tra una sfilata in rosa e piume, e dichiarazioni ufficiali, le risate non sembrano mancare, anche se scopriamo che Donatela ha perso un figlio 22 anni prima, rapito da persone che volevano farle del male. Possibile che questo bambino perduto possa essere il nostro Halley, cresciuto dalla tenutaria di una casa di appuntamenti? Bisognerà fare ancora un lungo cammino per scoprirlo, ma punto decisamente su questo colpo di scena.
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