domenica 19 gennaio 2020

JOIA RARA - Il trionfo e la caduta (53-55)


Ernest e Amélia sono ormai schierati su due fronti contrapposti della guerra e a nulla sembrano servire i consigli di pace di Pérola o i tentativi di capire di Franz, anche se quest'ultimo, dopo una lunga conversazione con Sonan, si rende conto che sta commettendo un errore fondamentale, ovvero sta permettendo a suo padre di decidere per lui.


Disgustato per il suo comportamento nei confronti di Hilda, di cui si stanno organizzando le nozze con Décio, contro la sua volontà, per il modo in cui ha sempre soffocato le aspirazioni di Viktor e per come si sia sempre intromesso nella sua vita, il giovane si reca dal padre e gli comunica la sua decisione di voler lasciare la casa e vivere la sua esistenza secondo i suoi criteri.


Franz comunica poi ad Amélia la sua decisione, pronto a tutto pur di riconquistarla, ma la donna teme di soffrire e non vuole illudersi, così lo respinge. Nel frattempo però Ernest, ferito dall'ennesimo rifiuto del figlio, che vede come una reazione all'operaia che lo sta tormentando da anni, decide di accettare il piano di Manfred per strappare la patria potestà ad Amélia.


Utilizzando la complicità di Josefine, la cugina di Amélia da poco trasferitasi a Rio, che sogna di trovare un posto di prestigio, organizzano una serata in cui la piccola Pérola viene accompagnata nel cabaret, durante lo spettacolo di Aurora Lincoln.


Ernest si presenta accompagnato dall'assistente sociale e Amélia, che ha avuto solo il tempo di rendersi conto della presenza della figlia in un posto disdicevole come il cabaret, non può fare nulla, tranne accogliere le parole drastiche della donna che le annuncia che perderà la custodia della figlia.



Il dolore è atroce e Franz è pronto a tutto pur di starle accanto, ma Amélia lo prega di tornare a casa Hauser per stare vicino alla sua bambina, che si separa da lei con dolore, non volendo smettere di vivere con lei.


Se Ernest si sente vittorioso su questo fronte, la stoccata finale arriva da Hilda che, con la complicità di Décio, pronto a tutto pur di evitare un matrimonio che neanche lui vuole, si organizza con Toni e Iolanda, per poter fuggire proprio la mattina del suo matrimonio.


Mentre il padre furioso la cerca, per costringerla a tornare sui suoi passi, Toni la porta in un edificio dove lo stanno aspettando tutti i suoi amici, tra cui Mundo, con un prete che li unisce in matrimonio, prima che Ernest possa interromperli.


Quando l'uomo, furente, entra nella stanza, durante i festeggiamenti, per costringerla a tornare a casa, si ritrova con l'amara sorpresa che ormai Hilda non gli appartiene più neanche legalmente e che Toni, l'operaio comunista, è diventato suo marito.

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