sabato 18 gennaio 2020

PICCOLE DONNE 2019


Ieri sera sono andata al cinema per vedere questo piccolo classico che ogni generazione in qualche modo ripresenta, mettendo qualcosa di proprio. A dire il vero sono passati molti anni dalla versione di Gillian Armstrong, ben venticinque anni, anche se la televisione ci ha dato una propria versione con lo sceneggiato della BBC.


In questa nuova versione scritta e diretta da Greta Gerwig, si è cercato di creare movimento attraverso l'utilizzo della linea temporale non lineare. La storia infatti ci presenta subito una versione più adulta di Jo, che si trova a New York per lavorare ed aiutare la sua famiglia e allo stesso tempo inseguire il suo sogno di diventare scrittrice.


I gusti però del pubblico e dei giornali sono diversi da quanto sperato. Vogliono racconti sensazionalistici e Jo si piega al volere del direttore di una famosa rivista, pur di guadagnare. Intanto la piccola Amy si trova in Europa con zia March, Beth è ancora malata e Meg è sposata con John ed è madre di due bambini. Laurie si è perso in Europa, dopo il rifiuto di Jo, perso dietro una vita di vizi e di improduttività, ma qui incontra Amy, da sempre innamorata di lui.


Attraverso continui falshback si ricostruisce la storia della famiglia March, la loro infanzia fatta di poche cose, ma di grande affetto, i sogni, le gioie, le amicizie, fino allo sbocciare dei primi amori.


Le vicende sono quelle note, trattate con un certo dinamismo grazie a questo confronto continuo tra il presente, dove tutto è cambiato, e l'infanzia dorata. Interessante anche l'accento deciso posto sul personaggio di Jo e sulla sua indipendenza e il maggiore spazio concesso a Meg e al suo amore per John, ritratto come solido e maturo.


Questa versione l'ho decisamente preferito a quella dello sceneggiato, anche se effettivamente i sette anni passati senza un cambio di attrici in qualche modo limitano una prospettiva temporale che dovrebbe farci capire l'innamoramento di Laurie nei confronti di Amy.


Nel complesso, comunque, resta una buona versione, da rivedere, insieme a tutte le altre, e che ci riportano la freschezza di un romanzo che ha segnato molte generazioni, da quando è stato scritto.

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