venerdì 3 gennaio 2020

JOIA RARA - Le speranze di una figlia (41-42)


Pérola nutre una grande speranza, mentre apprende i rituali del buddismo e riscopre un passato di una vita precedente, ed è quella comune a tutti i bambini del mondo, ovvero che i suoi due genitori possano tornare insieme.


In qualche modo il suo desiderio è assecondato da Franz, che è palesemente innamorato di Amélia e cerca in tutti i modi di far capire alla donna che è lei il grande amore della sua vita. Amélia però lo rifiuta, temendo di poter soffrire, consapevole che l'uomo è ancora sposato con Silvia e che questa volta per lei sarebbe fatale illudersi di poter stare con lui.


Ad aiutare Franz interviene la piccola Pérola, che li costringe a passare insieme tutto il tempo possibile, tanto che una sera, chiedendo ad entrambi di rimanere con lei per raccontare una favola, finisce per farli addormentare letteralmente l'uno nelle braccia dell'altro.


Al risveglio Franz coglie l'occasione per rinnovare le sue dichiarazioni sincere ed Amélia, questa volta, non riesce a sottrarsi, ed i due finiscono per cedere ai loro sentimenti. Lui promette di risolvere la sua vita e Amélia, anche se lo spera, sembra quasi temere la felicità, consapevole che gli ostacoli sono davvero enormi.


Il problema principale è Silvia, arrivata insieme all'altro monaco buddista al monastero, con la sua aria aristocratica, determinata a separare i due innamorati.


Nel frattempo, a Rio de Janeiro, Toni continua a frequentare la bella Celia, di cui ignora la vera identità, ovvero che è la figlia dell'uomo che reputa responsabile dei dieci anni di carcere inflitti a tutti loro, della scomparsa di Gaia e di suo figlio e di tutto il male che ha subito Amélia.


Celia non trova il coraggio di rivelargli la sua identità, come gli aveva suggerito il fratello Viktor e continua a frequentare Toni e la sua casa, sperando in un miracolo, in parte coperta da Décio, che si presenta puntualmente a casa sua per portarla fuori, con grande gioia di Ernest.


I due ragazzi, invece, si coprono a vicenda, dedicandosi ognuno ai propri interessi. Nel frattempo Aurora Lincoln si è concessa una relazione con Manfred, che ha liquidato la sua amante storica, Lola, disperata e risentita nei confronti della rivale che le ha tolto anche il ruolo di prima vedette del Cabaret.


Quest'ultimo non naviga in acque tranquille, in quanto i debiti contratti sono molti e la morte della signora Rosa, da cui speravano di ricavare denaro da investire, li ha lasciati sul lastrico. Le speranze si riaccendono quando si trova il testamento che la donna aveva nascosto in una statua della Madonna.


Il problema è che tutto quello che le era rimasto di un vasto patrimonio erano gioielli ed una collezione di francobolli. Arlindo spera ancora di salvare il Cabaret vendendo i gioielli, ma per riuscirci deve convincere moglie, suocera e figlia a rinunciare alle pietre preziose che le tre hanno ereditato. Questa è sicuramente è la parte comica della storia.

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