domenica 5 gennaio 2020

JOIA RARA - Il potere della fede (46)


Pérola è convinta che qualcosa di brutto sia successo a suo zio e prega i genitori di ritornare a Rio quanto prima. I monaci cercano di consolarla con la preghiera, ma consapevoli che la bambina ha dei sogni premonitori, decidono di inviare Franz in un paese vicino dove avrà la possibilità di chiamare a Rio per scoprire se è successo qualcosa.


Intanto in Brasile la notizia dell'attentato che ha colpito Raimundo Fonseca, l'esponente del partito comunista, ha grande eco. Fabrizio cerca di dimostrare che si è trattato di un attentato vero e proprio, ma la polizia, senza prove, senza il famoso biglietto dove lo si metteva in guardia, ha difficoltà a credere a questa versione.


Iolanda, disperata, scopre che Mundo lotta tra la vita e la morte e la notizia si diffonde rapidamente in tutta la città. A pregare per lui sono persone di tutti i tipi: operai della fabbrica, che hanno lavorato e combattuto con lui, le donne del "cortizo", per le quali aveva sempre una parola gentile, le ballerine del cabaret, Arlindo e tutta la sua famiglia, Dalia e tutti quelli che gli vogliono bene, ma le sue condizioni restano disperate.


Se da un lato c'è chi prega e spera che possa riprendersi, dall'altro lato c'è chi festeggia. Enerst ed i suoi celebrano il piano di Manfred e si augurano che Mundo muoia definitivamente.


Franz parla con Arlindo, scoprendo che il sogno della figlia si è rivelato ancora una volta premonitore. Tutti decidono di partire e Amazona accompagna la piccola Pérola nel lungo viaggio di ritorno a Rio.


L'arrivo della bambina in ospedale è toccante e s'inserisce in un momento di forte tensione emotiva, dove tutti sperano, pregano perché lui possa svegliarsi. Pérola prega nella nuova lingua che ha imparato cercando con la forza della fede di riportare Mundo a loro e lo zio, travolto dalle emozioni forti di tutti gli eventi importanti della sua vita, si risveglia miracolosamente davanti agli occhi commossi dei suoi cari.

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