domenica 13 settembre 2020

A VIDA DA GENTE - Un destino crudele (95-101)


La storia di Ana e Rodrigo prosegue. I due ormai sono coppia fissa e la ragazza ha anche lasciato l'appartamento della madre, che continuava a ostacolare la sua relazione. La loro è una storia che non mi coinvolge, nonostante possa capirne le motivazioni.

Manuela è sicuramente il personaggio con cui si simpatizza in questa fase e la sofferenza di Julia, che ha visto la sua famiglia sgretolarsi davanti ai suoi occhi, con la madre sostituita da Ana, che lei non riconosce come propria, ma semplicemente come la nuova fidanzata di papà, è giustificata dall'incapacità della giovane coppia di gestire un passaggio cruciale come questo.

Nella loro ansia di recuperare il tempo perduto, hanno stritolato i sentimenti di una bambina, spiazzata dalle circostanze. Sinceramente ho visto tutto l'egoismo possibile in questa scelta e Ana, che comunque adora sua figlia, comincia a rendersi conto che la sua storia con Rodrigo sta solo facendo del male alla bambina.

Intanto Lúcio sta frequentando un'altra donna; Manuela si è dedicata anima e corpo al suo lavoro e sembra non avere speranze di un futuro sentimentale, ma il vero duro colpo che arriva dal destino è quello che colpisce Fernanda, la sorella di Rodrigo.

Nanda è un personaggio scapestrato e poco responsabile. Anche se è la sorella maggiore, è sempre stata quella dai mille fidanzati, la persona che non si è preoccupata di formarsi per trovare un lavoro, la donna che non si è impegnata neanche per avere una storia sentimentale fissa.

Eppure, dopo il corso del tempo. Nanda è tornata dall'Inghilterra con un fidanzato, Louis, un musicista di 43 anni, con un figlio di dieci, con il quale la ragazza si è subito scontrata, perché Francisco è molto più responsabile di lei.

La storia con Louis è però più importante di tutte le altre e alla fine la ragazza sembra aver trovato una sua stabilità, ma un giorno, quando Louis è partito per un concerto, le arriva una terribile telefonata. L'uomo è morto, fulminato da un infarto improvviso.

Il mondo adulto crolla sulle spalle di Nanda, che non sa come poter gestire un dolore simile e come occuparsi di un bambino come Francisco. Alla fine decide di affidarlo alle cure di un nonno con cui il ragazzo non ha mai avuto rapporti, ma credo che sia una scelta momentanea, perché il pensiero del ragazzo continua a ossessionarla anche nei mesi successivi.

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