venerdì 15 novembre 2024

HERCAI - Prime impressioni (1)

 


Eccomi a commentare il primo episodio di una nuova serie che il pubblico italiano ha avuto già il piacere di vedere su RealTime, e al quale arrivo, come al solito in ritardo. Mi aveva incuriosito per le immagini che vedevo in giro e soprattutto perché ero convinta che Mediaset avesse una sorta di monopolio su questo prodotto, invece questo prodotto sui social sembra riscuotere un certo entusiasmo e ho deciso di provare.


 

Rispetto alle serie viste fino a questo momento, moderne (Endless Love), d'epoca (come Çalıkuşu e La ragazza e l'ufficiale), in Hercai ci ritroviamo in un mondo altro, sospeso tra la modernità delle auto, degli abiti degli uomini e qualcosa di antico dal fascino orientale (i posti in cui hanno girato, le case, i vestiti della protagonista), ma siamo lontani da Istanbul, e i grattaceli, le donne dinamiche e moderne sembrano lontane.

 


La storia presenta una trama classica di amore e vendetta, non a caso in italiano il sottotitolo è proprio Amore e Vendetta, mentre in turco, Hercai indica capriccio e si ricollega a una battuta della protagonista che, in lingua originale, rifiuta la proposta di matrimonio del fascinoso lui dicendogli che si tratta di un capriccio e che non si fida di lui. Ma procediamo per gradi.


 

Reyyan  Şadoğlu è una giovane ragazza nipote di un vero e proprio patriarca, Nasuh Şadoğlu, uomo potente e crudele che domina la società di Midyat, nella provincia di Mardin.Il nonno tratta Reyyan con profondo disprezzo perché non è sua nipote di sangue, essendo nata dal precedente matrimonio della madre, che poi, giovane vedeva, ha sposato Hazar, il figlio di Nasuh. Reyyan non conosce l'origine dell'astio nei suoi confronti, ma sogna di fuggire via, di incontrare una persona speciale che possa allontanarla da un posto dove l'umiliazione è sempre alle porte.


 

Una mattina, quando la ragazza prende un cavallo dalle scuderie per correre nel paesaggio brullo che circonda la città, si scontra letteralmente con la macchina di Miran Askoy, socio della famiglia. Lei non lo riconosce, ma lui, che è mosso da motivazioni oscure, non esita a darle soccorso e a ricondurla a casa.


 

Miran è l'oggetto del desiderio della cugina di Reyyan, Yaren, che spera di cuore che la sua famiglia possa proporre il matrimonio con il ragazzo. Questi invece, socio in affari e uomo desiderato dai Şadoğlu, che vorrebbero stringere i rapporti, chiede la mano di Reyyan, sorprendendo un po' tutti e questo farà sì che Reyyan si conquisti l'odio della cugina.


 

Intanto la ragazza desidera solo mandare a monte le nozze e ne parla con Gönül, la sorella dell'uomo venuta in casa con la madre per tutti i riti che precedono le nozze. Gönül in realtà è contro queste nozze e corre da Miran per riportargli il poco entusiasmo della sposa. A quel punto l'uomo cerca di conquistare la fiducia e il cuore di Reyyan, presentandosi all'alba e proponendole una cavalcata, fino a un posto panoramico dove ha allestito un'altalena.


 

La scena è fortemente simbolica, come in qualche modo lo era per Çalıkuşu, ma qui, davanti alla foga con cui il futuro sposo spinge l'altalena, quasi dovesse lanciare la sposa nel vuoto, Reyyan ha un brivido, come un presentimento, lo stesso del sogno inquietante del vestito da sposa rosso dell'inizio dell'episodio. E lui le dice una frase preoccupante, senza il lato romantico: ti troverò sempre. "E se dovessi cadere?" "Mi lancerei nel vuoto per riprenderti!"


 

Da quella mattina Reyyan affronta l'idea delle nozze in modo diverso, infatuata di quest'uomo misterioso, che le strappa anche un bacio. Ma la notte prima delle nozze, durante la cerimonia dell'henné, Gönül con una scusa, si ritira e in strada trova Miran, a cui rinfaccia la sua follia, ma soprattutto svela una notizia inquietante per il pubblico: è lei l'unica moglie di Miran e non si rassegnerà ad accettare il ruolo di sorella. E quindi capiamo che tutto è parte di un piano di vendetta dove a pagare sarà soprattutto la povera Reyyan.


 

Storia al momento intrigante, come le ambientazioni brulle, misteriose, decisamente orientali, con un mondo sospeso, protagonista maschile intrigante e lei innocente e vittima ideale di un gioco più grande di lei. Sono curiosa. Speriamo che mi prenda! Al momento l'impressione è buona!

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