giovedì 17 dicembre 2020

LA LETTERA SCARLATTA di Nathaniel Hawthorne


 Oggi la mia mente mi ha ricordato un romanzo letto qualche anno fa, uno tra i più famosi della letteratura statunitense, e quello che, da alcuni critici, viene considerato il primo romanzo "americano", ovvero con un'ambientazione e dei personaggi che, a differenza di altri libri scritti in quell'epoca e in qualche modo influenzati profondamente dalla cultura anglosassone ed europea, presentava  elementi assolutamente tipici del mondo in cui l'autore era vissuto.


 

LA LETTERA SCARLATTA di Nathaniel Hawthorne fu pubblicato nel 1850 e fu un vero e proprio successo editoriale che alimentò infiniti dibattiti sulla tematica trattata.


 

In realtà, memore della lezione dei romantici europei, Hawthorne decise di guardare indietro alla storia e al passato di una nazione piuttosto giovane e decise di raccontare delle vicende ambientate nella Boston del XVII secolo, presentando la storia di Hester, una donna che partorisce una bambina, pur essendo separata dal marito da anni, e per questo sarà accusata pubblicamente e sottoposta a un processo per adulterio. 


 

La famosa lettera scarlatta è la A che deve esibire come marchio infamante di Adultera. Nonostante le umiliazioni e le difficoltà, Hester si rifiuterà di raccontare chi sia il padre di Pearl, ma al ritorno del marito, catturato dagli indiani e poi liberato, l'uomo cercherà di indagare, scoprendo che il più improbabile e il più santo di tutti è proprio colui che ha commesso il peccato con sua moglie. Da qui seguirà il precipitare degli eventi.


 

Il romanzo offre una lettura interessante dell'amore visto in un contesto in cui predominano il puritanesimo e una morale rigida dove le apparenze contano più della sostanza. Hester pecca per amore e tace e subisce proprio per non danneggiare l'uomo che ama e che è considerato una sorta di Santo da tutta la comunità. Elementi romantici emergono in un libro che, pur essendo influenzato dalla poetica di scrittori europei, riesce a costruire una storia profondamente americana, che non riusciremmo a immaginare ambientata in nessun altro contesto. 

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