Siamo entrate in una fase di stallo, dove non succedono grandi cose. Capita sempre con questo tipo di prodotti e ci si può augurare soltanto che passi presto. Isabel ha deciso di esibirsi nuovamente sul palco e questo suscita un contrasto con Zé, preoccupato che lei possa esibirsi davanti agli uomini.
Isabel rivendica il suo diritto di decidere della sua vita e, tra un tira e molla, alla fine continua a rimanere accanto anche a Zé.
Anche Laura ed Edgar sono in una fase di stallo. Lei continua ad affrontare il disprezzo della società e della famiglia. Sua madre le vieta di prendere parte alla festa organizzare per il compleanno del padre senatore e lei è costretta ad accettare, come ha accettato il rifiuto del prete che lei possa essere la madrina del figlio dell'amica.
Esasperata, ha deciso che d'ora in avanti non si nasconderà più e che rivelerà sul suo stesso curriculum la sua condizione di donna divorziata. In realtà Edgar ancora è innamorato di lei e dopo averla incontrata per casa in strada, si reca a casa di Isabel per parlarle.
I sentimenti che nutrono l'uno per l'altra sono ancora molto forti, ma lei rifiuta l'idea di tornare al suo fianco, incapace di accettare la presenza di Catarina, anche se marginale, nella vita dell'uomo. Anche qui sembriamo bloccati in un vicolo cieco.
Mi dà qualche speranza e respiro il terribile Albertinho, che, pur corteggiando la bellissima Ester, per fare contenta la madre, ha incrociato in un ristorante una ragazza dal carattere indomabile che subito lo ha conquistato. Che possa finalmente aver trovato la donna che lo conquisterà? Con lui sono sempre convinta che prima o poi si riscatterà.
Per il resto siamo bloccati in una sorta d'imbuto, senza grandi avvenimenti. Speriamo che la situazione possa evolvere per tutti i personaggi. Avrebbero potuto usare meglio le due storie principale, dandoci prima eventi della vita di Isabel e poi, quando quest'ultima fosse entrata nella fase di stallo, attaccare con gli eventi di Laura. Invece siamo fermi in un momento di noia generale.
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