sabato 16 aprile 2016

OUTLANDER - NON PIU' IN SCOZIA (2X2)


Ormai è diventato un appuntamento fisso ed aspetto il fine settimana per incontrare Jamie, Claire, il fedele Murtagh e tutti gli altri, entrati a far parte della mia quotidianità ormai da un paio d'anni. Dopo la visione traumatica del primo episodio, quel THROUGH A GLASS, DARKLY che ci ha subito tolto il respiro, con la seconda puntata, NOT IN SCOTLAND ANYMORE, ritorniamo in un mondo familiare ed estraneo allo stesso tempo.


Claire e Jamie sono di nuovo insieme, come se la visione del futuro fosse frutto di un malefico sogno, o un incubo, uno dei tanti che continuano a tormentare Jamie. Che la terribile esperienza con Black Jack Randall potesse liquidarsi in un paio di episodi era ingenuo pensarlo, soprattutto in una produzione come questa, dove la sensibilità è profonda e sicuramente femminile.


Ritroviamo la coppia ed in un primo istante pensiamo che la passione di sempre incedi i loro sensi ed i loro spiriti, prima di renderci conto che siamo nella testa ormai disturbata di Jamie, che rivede il suo aguzzino e sogna di poterlo uccidere. Claire cerca di rasserenarlo, di fargli capire che Randall è ormai morto e sepolto e non potrà più fargli del male. Lui cerca di andare avanti, ma l'ombra malefica del Capitano lo segue durante la notte.



Proprio la ricerca di qualcosa per poterlo aiutare a dormire serenamente conduce Claire da Mastro Raymond, personaggio singolare, possessore di un negozio di intrugli vari, che poi avrà un ruolo fondamentale nell'esistenza di Claire. Bella la casa di Jared, le scale scenografiche, le penombre, i giochi di colore. La fotografia e la scenografia sono quest'anno quanto mai spettacolari, come i costumi che rendono ogni scena lussureggiante ed opulenta.


Lo sguardo di Claire sulla Parigi sconosciuta e allo stesso tempo familiare è come sempre commovente. Lei ricorda e paragona la città della fine della seconda guerra mondiale con questa che ha davanti agli occhi, ancora serena e vivace, ben lontana dal sangue che da lì a solo qualche decennio correrà impetuoso per quelle stesse strada.


Se Jamie è alle prese con i suoi fantasmi la notte e con il principe Charlie di giorno, Claire frequenta la frivola Louise de Roland. La donna le vorrà bene sinceramente, ma questo non toglie al suo personaggio quella patina di volubilità ed eccentricità che tanto diverte Claire. Sarà proprio lei ad introdurle la timida ed impacciata Mary Hawkins, il cui nome le risuona familiare, ma che ancora non riconosce per quella che è.


La piccola Mary è destinata ad un vecchio aristocratico che potrebbe essere suo padre, ma sembra essere un buon matrimonio e la ragazza ha poca voce in capitolo. Ci viene regalata anche la famosa scena della "depilazione" presente anche nel romanzo, che ci illustra come i nostri antenati non fossero poi così diversi da noi in certe frivolezze, forse erano anche più estremi, se si pensa alla vita di corte.


A fianco a Jamie ritroviamo Murtagh, che pur sognando della sua terra e persino sentendo la nostalgia di Rupert a Angus, è quanto mai brillante, in questo mondo completamente estraneo alla su natura, basti vederlo nel Bordello dove le sofisticate prostitute intrattengono l'aspirante al trono, o a corte, dove l'aspetto eccentrico dell'amante del Re lo turba quanto non mai.


La corte è un luogo folle e colorato, con assurdi riti di corte, come quello in cui Jamie viene presentato al Re, e dove tra corteggiamenti e anelli ai capezzoli, si stringono accordi ed alleanze. Il vestito rosso di Claire spicca come una fiamma viva tra tutti gli altri e persino una vecchia simpatia di Jamie, Annalise, poco può contro questa donna imponente e sicura che partecipa ad eventi storici e cerca di cambiarli. Lo sguardo incuriosito del Re quando la vede la dice lunga su quello che sarà il futuro di tutti loro.


Ed intanto sul finale ricompare il Duca di Sandringham, con la sua aria frivola e subdola allo stesso tempo, accompagnato da Alexander Randall, il giovane e fragile fratello di Black Jack, L'attore scelto (di cui avevo visto delle foto che non rendevano) ha una somiglianza evidente con Tobias Menzies, ed il cuore di Claire non riesce a nascondere la disperazione alla scoperta che il loro nemico è ancora vivo.


Quest'ultima scena è alquanto diversa da quella del libro, dove Jamie scambia Alexander con Black Jack ed è sul punto di ucciderlo. Piccole differenze, per adattarlo alla trasposizione, per il resto tutto viene riportato con fedeltà, vivacità, passione ed amore, in un rispetto della storia e di chi l'ha amata che merita assolutamente tutta la nostra ammirazione.

VOTO: 9

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