L'episodio 45 de LA ESCLAVA BLANCA è dedicato quasi interamente ai legami d'amore o di sangue di cui è pieno questo racconto. Nicolás Parreño rappresenta nella storia il male assoluto, il grande artefice delle disgrazie di quasi tutti i personaggi in scena, eppure l'amore che dimostra nei confronti della figlia sembra sincero e assoluto. Isabelita è la sua erede e la sua determinazione spesso riesce a vincere anche i suoi pensieri più cupi.
Deciso a vendicarsi del responsabile che ha messo in pericolo la ragazza, meditando su alcuni particolari del racconto, si rende conto di chi è la persona dietro al furto del cacao e all'aggressione a Isabelita ed il giorno dopo parte determinato per Santa Marta, deciso a vendicarsi.
Intanto però Isabel riesce a convincerlo a far andare da lei Miguel, perché possa proteggerla ed avere cura della casa. Parreño cede consapevole che Miguel baderà a sua figlia. In realtà il ragazzo è turbato per un litigio avuto con Trinidad. Questi infatti non riesce a capire la sua relazione con Victoria e ritiene che questo possa compromettere la loro lotta. Tomas ha cercato di fargli capire che Trinidad non conosce un'amore assoluto come quello che lega Miguel e Victoria fin da ragazzi e quindi non può entrare in sintonia con lui.
Isabelita intanto cerca di fare breccia nel silenzio del fratello, facendo appello a quel legame che li unisce e che per lei è più importante di tutto. Lui è suo fratello e vorrebbe conoscere i suoi pensieri, i suoi sogni, le sue speranze per il futuro. I due, durante la giornata trascorsa insieme, finiscono per avvicinarsi molto.
Nel frattempo a Santa Marta, Victoria si reca alla Posada per contrattare la famosa indovina. Uno strano presentimenti, come un richiamo, la turba nel profondo, in quanto la sconosciuta africana, anche se incontrata per un secondo, ha risvegliato in lei un presentimento strano, come se la conoscesse da sempre. Anche se non si tratta del sangue, il suo legame d'affetto e d'amore con Mamma Lorenza è quanto mai potente.
La sua visita in città la porta anche a bussare alla porta di Restrepo, porto di mare per tutti gli uomini e le donne in tempesta. Felipe ascolta turbato il piano di Victoria e Remedios per procurarsi la polvere da sparo che dovrebbe aprire il varco nell'ostruzione del tunnel sotto l'EDEN. Lui reputa il piano una follia pericolosa, ma soprattutto sono tutti sul lastrico e non sanno dove recuperare il denaro per poterla comprare. Ad aiutarli interviene la bella Ana, che offre tutti i suoi gioielli in nome della causa. Che Felipe l'abbia scelta o no come compagna, sicuramente Ana ha tutti gli elementi per esserlo.
E ritorniamo a Nicolás che furioso si reca prima dal Generale per denunciare il furto e poi marcia deciso a casa della sua ex amante. Eugenia, sotto le minacce alla povera Bume, finisce per confessare e l'uomo trova il modo migliore per farla soffrire, privandole del suo tesoro più grande, proprio la donna che lei ama.
La separazione tra le due è straziante e mi chiedo se Nicolás si sia reso conto che ha generato un altro nemico desideroso di vendicarsi. Mentre l'uomo trascina Bume al EDEN, Morales si è trasformato in uno strumento di ricatto da parte del sacerdote che gestisce l'ospedale psichiatrico. Il religioso, lungi dal voler amministrare la giustizia, ha pensato di aver trovato la strada per l'Eldorado. Sembra non rendersi conto che così facendo finirà dritto nelle fauci del leone.
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