domenica 17 aprile 2016
LA ESCLAVA BLANCA - UNA LUNGA SCIA DI VIOLENZA (Cap. 51)
Morales è una scheggia impazzita che si abbatte sul EDEN con violenza inaudita. Era chiaro fin dal principio che il personaggio del debole, ambiguo capataz avrebbe avuto un ruolo fondamentale, ma il suo quasi pentimento si è risolto in una crisi di follia che lo ha portato nuovamente dove tutto è iniziato, aggravando le situazioni senza risolvere assolutamente nulla, come avevo sperato.
Tutti i vari personaggi erano alle prese con i loro piccoli e grandi drammi quando il folle Morales arriva al EDEN. Sparando ad un sorvegliante e colpendo mortalmente anche il povero Julian, l'uomo fa fuggire i cavalli creando il diversivo che cercava per stanare il suo grande nemico, ovvero Parreño.
Approfittando del caos creato, Trinidad (altro personaggio ambiguo e pieno di alti e bassi) si intrufola nella casa e libera la povera Isabelita, ancora legata al letto in attesa che il medico arrivi da Santa Marta per diagnosticarle il male che la dovrebbe far rinchiudere in un sanatorio.
Isabelita lo segue credendo che il giovane voglia liberarla, ma mentre sono nei boschi gli occhi iniettati di odio di lui svelano alla ragazza le sue vere intenzioni. Per fortuna Milagros ha avvisto Miguel che è partito alla ricerca dell'amico e della sorella. Sarà proprio lui a salvare la ragazzina ed in uno scontro emozionante ed emotivo, risparmierà la vita all'amico di sempre, cacciandolo lontano da lui.
Intanto al EDEN seguono una tragedia dietro l'altra. Morales, introdottosi in casa, spara a Nicolás per poi trascinare Milagros nella stanza di Victoria. Qui la rinchiude e cerca di darle fuoco, ricordando il male fatto ai Quintero.
Victoria nel frattempo arriva insieme alla suocera, a Remedios e al medico ed i quattro vengono subito aggrediti dal folle Morales che vorrebbe ucciderli tutti. L'intrepida Adela però lo spara e permette alla situazione di non precipitare. Mentre tutti si rendono conto che Nicolas è in fin di vita ed il medico corre a dargli assistenza, Victoria insegue l'assassino dei suoi genitori ed i due hanno un confronto sincero sul passato.
La ragazza vorrebbe farlo parlare, ma Morales rifiuta e pensa che la giusta conclusione di tutta la sua storia sia il fuoco che ha dato vita ai suoi incubi. Così, dopo aver rivelato alla giovane che Nicolás gli aveva ordinato di sterminare tutti i Quintero, compresa la bambina appena nata, si da fuoco davanti ai suoi occhi.
Victoria è sconvolta e la rivelazione riaccende un odio assoluto nei confronti del marito, che reputa responsabile di tutto. Nel frattempo il medico è intervenuto e sembra che Nicolás possa farcela. Chi invece sembra senza speranza è il povero Julian. Milagros che da sempre aveva deriso l'amore adesso ne paga il prezzo più alto.
E che dire della povera Bume, sprofondata nel fiume come una novella Ofelia, incapace di pensare che Eugenia avrebbe mai potuto liberarla. Puntata drammatica e dura. Ad un certo punto ho temuto anche per la vita della povera Isabelita. Sembra che un'ombra oscura sia scesa su di loro. Unica punta divertente è stato lo sbarco della Marchesa che finalmente ha toccato le sponde della terra colombiana, anche se si è ritrovata nel bel mezzo del nulla, derubata e senza la più pallida idea di come arrivare a Santa Marta.
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