domenica 24 aprile 2016

LA ESCLAVA BLANCA - IL MOMENTO TANTO ATTESO (Cap. 53)


Dopo mesi e mesi di piani e progetti, di lunghe attese, di ostacoli che hanno ritardato la fuga, finalmente siamo giunti al grande momento e tutto l'episodio è un escalation di tensione emotiva che sfocia nella grande fuga. Ma procedendo per gradi bisogna dire che anche il principio porta il suo carico di dolore ed emotività, con il funerale della povera Bume, che ha preferito la morte alla vita di maltrattamenti e vessazioni.


Mentre Eugenia piange il suo grande amore, il Generale le offre tutto il suo appoggio ed i due sembrano una coppia stranamente assortita che impensierisce soprattutto Alonso, che diffida della spregiudicata ex-socia, ma il dolore di Eugenia sembra onesto e sincero.


Altro momento emozionante è quello dell'incontro tra Tomas e Lorenza. Finalmente la donna torna nel seno della sua famiglia, con Milagros e Victoria, Miguel sempre al loro fianco, sulla tomba della piccola Rosita. Bravissima la Camacho nella discussione con Adela, quando parlando di seppellire Bume accanto al corpo di Rosita. Lo slancio e l'astio con cui la ragazza rinfaccia alla donna la vita della ragazzina che si è occupata di Isabelita è stato così sincero e spontaneo da meritare una lode a parte.


Intanto tutti fremono per i preparativi. Mentre Felipe ed Ana decidono di aiutare i fuggiaschi, ma di rimanere a Santa Marta per denunciare Granados, tutti gli altri si preparando ad una nuova vita lontano dalla Colombia, in un paese dove la schiavitù è già stata abolita.


Nicolás si è ripreso ed è fuori pericolo, ma quando Francisco si reca da lui con l'intenzione di denunciare la fuga organizzata, lo scontro tra i due chiude la bocca del ex capitano e l'uomo decide di vendicarsi in un altro modo, ovvero di uccidere più chiavi possibili.


La notte tanto attesa arriva e Victoria è costretta a rimanere a fianco del marito e della suocera, mentre tutti gli altri, approfittando dell'assenza dei vigilanti, si intrufolano nel tunnel ed iniziano la lunga marcia verso il mare.


Tutta la puntata è scandita dal timore, dalla paura e dalla speranza che le cose possano andare per il meglio. A guidare la lunga marcia nella notte, sotto terra, è ovviamente il nostro Miguel. Ovviamente sappiamo che qualcosa impedirà la liberazione ed il mio senso di frustrazione e rabbia cresce sempre di più.


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