Il terzo episodio di questa nuova stagione di OUTLANDER ci porta avanti nella storia, immergendoci in un mondo che ci diviene sempre più familiare. Certo, avendo letto e riletto il romanzo, molti dei nuovi personaggi che incontriamo sono a me già noti e questa consapevolezza mi toglie lo stupore di chi nulla sa e non immagina cosa succederà.
Quando Claire, seduta al tavolino di Louise, si intrattiene in una noiosa partita di carte, insieme alla spaventata Mary, la sua conversazione balbuziente mi ha strappato un sorriso, ma già sapevo dove sarebbero andate a parare, anche se la spettacolare risata della bella Louise è tutta sua e merito della bravissima attrice. Resta comunque il piacere della riscoperta e l'interesse per il riadattamento.
Claire rimane colpita come da un fulmine quando realizza chi è la spaurita ragazzina destinata a sposare un vecchio aristocratico francese e in quel breve flashback che ci restituisce Frank, rabbrividiamo con lei sapendo il terribile legame che unirà la piccola Mary al malvagio dei malvagi.
Jack Randall è una presenza silenziosa e strisciante che si percepisce anche in un episodio come questo, tutto concentrato sugli stratagemmi di Jamie, sulle trame e i sotterfugi per cercare di sottrarre informazioni importanti a Charles Stuart ed arrestare la rivolta che decreterà la fine di un mondo intero, ovvero quello scozzese.
Eppure è lui il grande personaggio assente che come un fantasma striscia accanto agli altri, che si riflette negli occhi di Claire, che rimbalza sul viso preoccupato di Murtagh quando scopre la verità sulla sua mancata morte. Cercare di nascondere a Jamie la verità è il leif motiv della puntata e ha tale proposito ho amato la strana complicità che si è creata tra Claire e Murtagh.
I due in qualche modo si erano già legati durante la ricerca disperata di Jamie nella stagione precedente. Adesso eccoli a Parigi, complici ed alleati di Jamie, ma allo stesso tempo presi da un segreto tutto loro volto a cercare di difendere il loro caro anche da se stesso. Entrambi infatti non hanno dubbi che tutti i progressi fatti dall'uomo sarebbero annullati dalla scoperta che il suo grande nemico è ancora vivo.
Claire inoltre è preda anche di una sorta di senso di colpa nei confronti di Frank, abbandonato nel futuro proprio per amore del nostro eroe. Se riuscirà ad evitare che Jamie lo uccida, Mary potrà concepire il suo bambino e questo garantirà la nascita, secoli dopo, dell'uomo che lei un tempo ha amato.
Intanto, mentre Jamie segue Charles nei suoi intrattenimenti, e cerca di farselo amico e confidente, stabilendo anche un certo rituale con il Ministro delle Finanze, Claire si annoia. La sua mente brillante ed i suo desiderio di rendersi utile la inducono ben presto a cercarsi un'occupazione. Eccola che si reca da Mastro Raymond e qui il suo sguardo si incrocia con il terribile Comte Saint Germaine. Solo uno scambio di sguardi e già sappiamo che i due saranno nemici mortali.
Mastro Raymond la introduce a Madre Hindergarde e al suo ospedale di penitenti, che assorbirà le giornate di Claire, suscitando la furia di Jamie, particolarmente risentito dal fatto di essere stato lasciato da solo ad affrontare tutti gli intrighi. Infondo Jamie è un uomo del suo tempo, molto tollerante nei confronti di una donna che fondamentalmente ammira. Eppure a tratti sembra davvero insofferente nei confronti di una moglie che passa il suo tempo in cerca di guai.
Nel corso dell'episodio però sarà proprio grazie alle nuove conoscenze di Claire che riusciranno a decodificare i messaggi segreti di Charles e scoprire che esistono davvero inglesi che finanziano la loro causa, tra loro ovviamente Sandrigham, sempre lui. Ritorniamo nuovamente al problema di nascondere a Jamie Black Jack. Per quanto ancora ci riusciranno?
Episodio interessante per tanti piccoli elementi: l'arrivo del piccolo Fergus nella vita della coppia, la complicità tra Claire e Murtagh, il carattere fumantino di Jamie che emerge nel quasi litigio con la moglie e poi la sua gioia fanciullesca nel risolvere l'enigma. Interessante e come al solito ben girato, sontuoso nelle scene e con un accompagnamento musicale notevole.
VOTO: 8
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