sabato 23 aprile 2016
SEMPLICEMENTE PERFETTO di Mary Balogh
Lo ammetto candidamente: la Balogh mi ha convinta. Dopo il tenero LA LUCE DELL'AMORE, mi sono imbattuta in uno dei volumi ROMANZI ORO della Mondadori con una bella copertina ed un nome ormai consolidato nel mondo del rosa. Mi sono detta che potevo provare ed ho iniziato a leggere SEMPLICEMENTE PERFETTO.
Il romanzo parte in sordina e devo onestamente dire che la protagonista, Claudia Martin, direttrice integerrima di una famosa scuola per ragazzine poco abbienti e fortunate, non ha subito conquistato le mie simpatie. La trovato troppo rigida, con una morale eccessivamente pesante ed un comportamento da maestra che mai nella vita mi ha convinto.
Poi in scena compare lui, Joseph Fawcitt, marchese di Attingsborough, arrivato per consegnare a Claudia una lettera di una sua amica, un tempo insegnante in quella scuola, ed oggi moglie felice di un aristocratico cugino di Joseph. Lui è tutto quello che Claudia detesta in un uomo: bellissimo, ricco come Creso, nobile. Tutto in lui sembra gridare alla perfezione vacua e superficiale ed il suo interesse per quello che lei ha creato le appare solo un esercizio ozioso di un uomo che si annoia.
Joseph è in realtà davvero interessato al suo lavoro ed i suoi modi cortesi lo inducono ad offrirsi di accompagnare la donna e due delle sue migliori studentesse a Londra, dove le ragazze inizieranno a lavorare come istitutrici.
Il viaggio è solo l'inizio di una vicenda che porterà Claudia a confrontarsi con un uomo ben diverso da quello che lei credeva, in quanto Joseph è si un aristocratico, ma la sua natura sincera e fedele, la sua dedizione nei confronti di un amore assoluto, quello per Lizzie, finiranno per abbattere tutte le barriere ed i pregiudizi che la donna nutriva nei suoi confronti.
Interessante è il modo in cui viene introdotta la figura di Lizzie, suggerendo prima quasi che si tratti di una delle amanti tipiche dell'aristocratico pronto a sposarsi con una sua pari, senza rinunciare ai suoi piaceri; pian piano però si rivela per quella che è, ovvero un amore irrinunciabile per Joseph, assoluto come nessun altro, da non poter tenere nascosto, malgrado quello che pretende la società, e proprio in questa sua fedeltà ed in questa sua sincerità che Claudia si lascia conquistare piano piano.
Anche il personaggio di Claudia si rivela meno convenzionale del solito. La sua rigidità è solo una facciata che nasconde la sua natura appassionata e la sua convinzione di non essere più affascinante è legata alle delusioni del passato. Sarà comunque soprattutto Joseph a capire chi è la vera Claudia, attraverso la conoscenza.
È interessante infatti il modo in cui la Balogh descrive l'innamoramento dei due personaggi. Joseph parte vedendola come una semplice zitella rigida, direttrice di scuola, ma pian piano si lascia conquistare dal suo senso dell'umorismo, dalla sua intelligenza, dalla sua dedizione e dal modo in cui aiuterà la piccola Lizzie. E mentre scopre dei sentimenti sempre più profondi nei suoi confronti, anche la percezione estetica di lei si modifica, trasformandosi da "non brutta", "carina", "affascinante" e "decisamente bella" che penserà quando ormai è completamente perso per lei.
Ben descritto anche il contesto sociale in cui si svolgono le vicende, che rendono tormentato e difficile il matrimonio tra i due. Un fidanzamento è un impegno serio ed un personaggio come Joseph non può romperlo facilmente, come avverrebbe oggi. Dunque tocca alla gelida Portia risolvere l'impasse in cui i personaggi sono bloccati.
Romanzo appassionante, sincero, dove l'amore viene descritto nei suoi aspetti più romantici e profondi, senza rinunciare alla passione. La Balogh si rivela una maestra dell'interiorità dei personaggi, attenta ed abile a riportarli sulla carta scritta. Davvero una garanzia.
VOTO: 7
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