sabato 30 aprile 2016

OUTLANDER - LA DAME BLANCHE (2X4)


Alla fine della visione del quarto episodio della seconda stagione di OUTLANDER, sorrido compiaciuta della versione che gli autori hanno saputo dare alle vicende che già mi avevano alquanto colpito nel libro. Per fortuna ero preparata ad alcune drammatiche scene e mi sono lasciata sedurre da quelle nuove.

In registro dell'episodio cambia continuamente, regalandoci scene divertenti ad altre fortemente drammatiche, senza concedere un minimo di tranquillità. Se ci divertiamo a seguire la  vita di Claire e Jamie  nella frivola ed ambigua Parigi, ormai presi nella rete degli inganni e degli intrighi, allo stesso tempo non dimentichiamo tutto quello che hanno lasciato alle spalle o quello che li attenderà.


Basta quindi che Mastro Raymond, leggendo le ossa lanciate da Claire per sapere del destino di Frank, le dica che si rivedranno, per precipitare nuovamente indietro nel tempo, in quel drammatico ritorno al futuro che ci ha lasciato senza fiato solo qualche puntata fa, strappandoci l'illusione di questa coppia destinata a vivere insieme per sempre.


La verità è che, pur sapendo che tutte le loro strategie non fermeranno Culloden, finiamo per crederci davvero, ascoltandoli mentre complottano come una coppia di abili burattinai, seduti nel lussuoso salotto di Jared, invitando alla cena tutti i giocatori, avversari e alleati, per indurli a svelarsi.


Intanto però non dimentichiamo l'incubo di Wentworth e quando Jamie ritorna da Claire (dopo che lei gli ha svelato che Black Jack Randall è ancora vivo) dal sorriso per la furia di lei, che scopre che è stato in un bordello con delle donnine che hanno attentato alla sua virtù, il sorriso si trasforma in una smorfia amara, ascoltando la dichiarazione di dolore di Jamie.


Sono felice che le sue parole sul suo stato d'animo (che avevo amato molto nel libro) alla fine siano tornate, in questa confessione di solitudine e disperazione, di violazione ed intimità che come sempre ci offrono una visione dell'animo di Jamie che va molto al di là del semplice uomo virile, coraggioso ed intrepido, in quanto svela una fragilità assolutamente preziosa.


Ho trovato intelligente anche la scelta degli autori di permettere un riavvicinamento fisico di Claire e Jamie molto più graduale, in quanto lui in qualche modo si sentiva privato della sua virilità in seguito alla violenza di Randall e gli autori hanno saluto trasmettere questo suo smarrimento, superato solo dalla prospettiva di sangue che lo dominerà nelle prossime puntate.


La cena è sicuramente il nucleo centrale dell'episodio: geniale, pieno di tensione, di humor, ma anche di sorpresa e drammaticità. Allo stesso tempo come dimenticare la terribile esperienza di Claire e Mary, nei vicoli di Parigi, dove le due donne vengono aggredite?


Il romanticismo di Mary e Alex viene messo a dura prova dalla terribile esperienza, mentre Claire e Jamie recitano la loro parte magnificamente, spingendo Charles e Louise ad entrare in tensione, mentre l'astuto Saint Germaine, dal sangue di ghiaccio, studia i suoi avversari in ogni sorprendente mossa.


Episodio grandioso, ricco di emozioni, divertente in alcune scene, terribile e drammatico in altre, romantico con la coppia di Mary ed Alex, passionale e complice con Claire e Jamie, sorprendentemente piacevole con Murtagh e Fergus. Il piccolo ladro che mangia seduto al tavolo dei nobili, mentre nel salotto succede il putiferio, è un divertente elemento di novità che già mi fa adorare questo borseggiatore parigino che il mio cuore ha adottato fin dal secondo libro e che non lo ha lasciato andare neanche nei trent'anni successivi della sua vita.


Unica pecca dell'episodio: che sia finito troppo presto e che mi toccherà aspettare fino al prossimo fine settimana.

VOTO: 9

Nessun commento:

Posta un commento