Mi sono imbattuta per caso nel romanzo SOLO UNA DONNA di Roberta Ciuffi e dopo il felice incontro con IL COLORE DELLA FELICITA', ho affrontato questa nuova avventura con slancio, convinta che sapesse toccare le corde della mia sensibilità e così è stato anche questa volta. A quanto pare la Ciuffi riesce a colpire il mio immaginario, anche se SOLO UNA DONNA mi ha lasciato con un maggiore senso di inquietudine e di riflessione.

Nazareno è il personaggio che in qualche modo mette in moto le vicende, pur essendo ambiguo e freddo al punto tale da guadagnarsi assolutamente il ruolo di antagonista. Nazareno decide di portare Paride a Reggio, dove vive con la splendida moglie Ada, donna di una bellezza singolare, che colpisce subito Paride, ma allo stesso tempo fragile e sofferente, per via di un difetto fisico che ha reso amara tutta la sua vita.

Ada invece pian piano si innamora di Paride, uomo dal passato tormentato, personaggio singolare, dotato di un interiorità profonda, ma spesso incapace di verbalizzarla, pericoloso e tenero allo stesso tempo, passionale e allo stesso lucido nei momenti essenziali.

Oltre ai tre personaggi principali, anche agli altri viene data una loro dimensione psicologica (e questo a mio parere è sempre un merito), come al padre di Ada, uomo rigido e severo all'apparenza, ma che nasconde dentro il suo cuore un amore profondo per la figlia sventurata; Ciro, il ragazzino orfano che è stato accolto insieme a Rosaria nella famiglia di Ada e Nazareno, che malgrado il suo carattere indisciplinato è legato sinceramente ad Ada e Paride; Rosaria, la nipote vittima del fascino di un amore immaturo ed acerbo.

Il problema è che per una lettrice rimasta traumatizzata da GIUDA L'OSCURO di Thomas Hardy, letto diversi anni fa, far nascere un bambino in un contesto sociale come il diciannovesimo secolo senza un cognome non era certo fonte di felicità, anche se sarebbe stato sicuramente il più amato. Se ingabbio la mia mente bizzarra che vorrebbe galoppare oltre il confine del finale, comunque, devo dire che la storia mi è sicuramente piaciuta e posso essere generosa e accettare anche che Nazareno e Rosaria non vengano puniti più del dovuto, in quanto alla fine l'unica cosa che conta è il trionfo dell'amore e Paride ed Ada si amano oltre ogni possibile logica.
VOTO: 7
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