Dopo un'altra manciata di episodi, ci si chiede come mai sia così complicato scrivere una storia appassionante, credibile, che possa coinvolgere i telespettatori. Alla fine della fiera gli elementi interessanti ci sono: due amici per la pelle che scoprono di amarsi, un'ambientazione fantastica, personaggi secondari carini, ma nel rimescolamento generale si coglie soprattutto una noia profonda.
In quasi dieci episodi cosa succede? Mario e Alice vivono il loro amore con l'approvazione del vecchio Tanaka e la gioia della famiglia di Mario. Nonostante gli ostacoli progettano di andare a vivere insieme. E quali sono gli ostacoli? Eccoci al vero nodo della storia. Perché il problema è sempre César che, pur agendo mosso dall'interesse economico, adesso rivendica Alice come se fosse davvero innamorato.
Facciamo fatica a credergli, visto il modo in cui si sollazza con Carolina, che dovrebbe impedire ai due innamorati di essere felici. Anche questo personaggio appare poco credibile. Che lo faccia per il denaro? Cercano di farci credere questo, ma è piuttosto insolito credere che addirittura si sia disposti ad avere un figlio da un altro, facendolo passare per figlio di Mario, solo per denaro. E la trovata del tentato suicidio?
Chi arriverebbe al punto tale da provarlo davvero (Carolina non simula, ma finisce davvero in ospedale su istigazione di César) rischiando di perdere il bambino e anche la vita, solo per incolpare Alice e ostacolare la relazione con Mario. Davvero poco credibile. Come il fatto che continui a simulare, anche sotto calmanti, senza mai smettere di interpretare il suo ruolo. Sinceramente sembra una forzatura notevole.
E nel frattempo gli altri personaggi ruotano senza una meta precisa in questo mare quieto della vita, senza appassionarci, strappandoci solo un sorriso. Yumi è vagamente attratta da Tiago che vive il dramma di Dora e della perdita del figlio. Ralf si sente offeso dal rifiuto di Hiro, ma ancora non ha messo a fuoco la sorellina di Mario, presa dai problemi con la madre manco avesse quindici anni, quando in realtà è una donna adulta che dovrebbe lasciare il povero padre vivere la sua vita.
Poca roba per una decina di puntate. Spero sempre nel miracolo perché in fondo ci sono delle cose carine. Speriamo che la situazione si sblocchi e che tutto diventi più ritmato. Ci salva solo l'ambientazione che, in questi giorni di calura, ci fa desiderare un tuffo nelle acque cristalline in cui è stata girata. Per il resto, molta noia.
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