domenica 2 febbraio 2020

JOIA RARA - Il ritorno di Gaia (72-73)


Il momento più drammatico e sentito di queste due puntate è stato sicuramente il ritorno dall'inferno di un personaggio come Gaia, che aveva suscitato la nostra simpatia, ma che ci era stata strappata nella primissima fase della storia.


Separata dal marito e dal figlio appena nato, Gaia era stata rimpatriata in Lituania, dove i venti terribili della guerra e del nazismo aveva completamente spazzato via la donna, data per morta in un campo di prigionia.


Toni, sconvolto per la perdita, dopo dieci anni di prigione, aveva ritrovato il sorriso con Hilda, moglie devota, dedita, una principessa che, pur avendo rinunciato al trono e alla sua famiglia, si era rivelata una guerriera, capace di lotta con il sorriso per l'uomo che amava e per questa nuova vita, fortemente voluta.


Eppure l'incredibile accade. Un gruppo di ex prigionieri, appena liberati da un campo, vengono rimandati in Brasile e tra loro c'è una donna che assomiglia a Gaia fortemente. Toni racconta tutto ad Hilda, sapendo di dover andare e accertarsi di persona che non si tratti della sua prima moglie.


Hilda è preoccupata e ovviamente teme che possa perdere per sempre l'uomo amato. Toni si reca al porto insieme a Mundo ed i due rivedono Gaia, distrutta dalla guerra, ma ancora con un briciolo di speranza di rivedere la sua famiglia.


A Toni spetterà il duro compito di dirle che il figlio, Giuseppe, si è perso per sempre nelle vicende drammatiche della guerra, e che lui si è sposato con un'altra donna. Pur amando Hilda, non si può non simpatizzare con Gaia e con il suo triste destino.


Intanto la piccola Pérola opera un nuovo miracolo. Corsa al capezzale di Tempa, ormai dato per spacciato, la bambina lo invoca, facendolo ritornare, come aveva fatto già con Mundo. Amélia e Franz, pur meravigliati, chiedono al medico di non diffondere la voce, perché vogliono che la bambina abbia una vita il più normale possibile.


Nel frattempo però Tempa, ripresosi, si reca da Franz con un racconto incredibile, dicendogli di aver fatto un sogno strano, mentre era in coma, ovvero di aver sognato di sua madre, Dona Carolina, che lo metteva in guardia dal suo miglior amico.


Il pensiero di Franz subito corre a Manfred e la coincidenza vuole che Hilda, che ha parlato con Viktor, gli riveli la stessa cosa. C'è qualcosa di strano nell'uomo che è cresciuto con lui e che ha sempre considerato come un fratello.


Viktor non spiega le sue ragioni, ma Franz sospetta che Manfred lo stia ricattando. Intanto arriva il Natale in tutte le case piccole e grandi dei personaggi, dalla grande mansione Hauser, al piccolo e felice appartamento di Amélia, alla stanza d'albergo di Aurora Lincoln.


Manfred, si presenta a casa di Amélia con un grosso regalo, insistendo con il suo interesse. La donna, spaventata dopo l'incontro precedente, cerca di respingerlo e questa volta a sorprenderlo è proprio Franz.

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