JOIA RARA - Un Natale luttuoso (84-85)
Il giorno di Natale Rio si sveglia con la notizia di un drammatico incidente. La polizia, arrivata per il sopralluogo, trova due corpi carbonizzati e dei documenti che svelano l'identità della donna ritrovata, ovvero Silvia Hauser. Il commissario si reca da Franz per dargli la drammatica notizia e per chiedergli di andare a riconoscere la spilla che è l'unica cosa che non è stata distrutta dal fuoco.
La notizia lo addolora, ma quello che lo lascia letteralmente senza fiato è la scoperta che con Silvia è stato ritrovato anche il corpo di un uomo. Disperato, corre allo studio di Viktor, temendo che possa trattarsi di lui.
Lo ritrova confuso e addolorato, per aver ritrovato una lettera in cui Silvia gli chiedeva scusa per essersene andata, senza svegliarlo, ma che non voleva provocargli dei problemi, adesso che aveva trovato tutte le prove per dimostrare l'innocenza di suo padre.
Franz, turbato, ascolta il racconto di un uomo disperato, convinto che il loro padre abbia ucciso la donna che amava, per farla tacere per sempre. Inconsolabile, Viktor corre a casa Hauser, dove affronta il padre, ignaro di tutti gli eventi, sputandogli addosso il suo odio.
Ernest è amareggiato e risentito. La sua casa è deserta. Tutti i figli lo hanno abbandonato, insieme alla moglie e alla nipotina. Decide così di non passarlo in casa, come faceva di tradizione, ferendo i sentimenti di Gertrude, che aveva preparato per lui una cena succulenta.
Chiama Dalia, invitandola a cena, ma Manfred, che nel frattempo si è procurato i documenti dalla donna a cui Silvia li aveva affidati, convinta che si trattasse di un'amica, si rende conto di avere in pugno tutte le carte per vendicarsi finalmente di suo padre.
Si reca da lui al club, interrompendo la sua cena, e dicendogli di avere a casa una sorpresa per lui. L'uomo, convinto che si tratti della piccola Pérola, corre a casa per ritrovare solo Gertrude e la furia di Manfred, che gli sbatte in faccia di avere le prove contro di lui per dimostrare che è l'assassino di Catalina.
Nel frattempo tutti gli altri personaggi festeggiano Natale riunendosi in famiglia. Dal Tibet arrivano un altro monaco, insieme al ragazzino con cui Pérola aveva fatto amicizia. Nel "cortizo" Gaia partecipa alla festa organizzata per il Natale ed incontra Tavinho, il figlio di Laura, e prova subito una profonda sintonia, senza sapere che si tratta proprio di Giuseppe, il bambino perduto.
L'unico che non se la sente di festeggiare è Viktor, lacerato dal dolore. Quello che ignora è che, in una casa poco lontano dal luogo dell'incidente, due vecchi vegliano una donna ritrovata in fin di vita. Si tratta di Silvia, che lotta disperatamente per rimanere in vita.
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