sabato 14 settembre 2019

AVENIDA BRASIL - La seconda vita di Max (148-149)


Mamá Lucinda aveva detto a Max che la vita gli stava dando una seconda possibilità per ricominciare e vivere un'esistenza pulita, lontana da tutti gli errori commessi. Era una speranza della donna più che di Max, che, liberatosi della famiglia Tifón, adesso desidera solo vendicarsi di tutti quelli che gli hanno fatto del male.


Così, dopo aver ritrovato per strada Carminha, averla sequestrata e trascinata nella discarica, imprigiona anche Nilo e Carminha, i suoi due genitori, che in qualche modo vede responsabili della miseria della sua vita. 


Max sembra completamente impazzito dal dolore e dal disgusto persino nei suoi stessi confronti. Farnetica di una vita normale che avrebbe potuto avere, se le cose fossero andate diversamente, e scarica sulle persone che lo circondano tutta la sua frustrazione: i due genitori e Carminha.


Picolé scopre l'uomo che, armato, minaccia di uccidere tutta la famiglia e disperato corre a casa di Jorgito, nella speranza di chiedere aiuto per Mamá Lucinda. Nella casa però trova solo Nina che, dopo aver chiamato inutilmente il ragazzo, decide, come sempre, di fare di testa sua e di correre alla discarica.


Arrivata lì, Max la intercetta subito e gli sembra quasi di avverare il suo sogno, ovvero poter avere sotto mano anche l'altra donna che si è presa gioco di lui. Tutti quelli che odia sono davanti ai suoi occhi: le persone che reputa responsabili di quello che gli è successo e della miseria della sua esistenza.


Ha intenzione di ucciderli uno per uno, ma come prima cosa vuole costringere Nina a cedergli, cosa che è sicuro non abbia mai fatto. Per fortuna Picolé, che aveva aspettato Jorgito nel suo appartamento, gli ha raccontato tutta la storia ed il ragazzo è volato da Nina per salvarla, non prima di aver avvisato suo padre e la sua famiglia di quello che sta succedendo.


Jorgito riesce a salvare Nina dalle grinfie di Max, ma finisce a sua volta ostaggio della follia del proprio padre, ormai completamente fuori controllo. Quando la famiglia Tifón arriva, la casa di Mamá Lucinda sta bruciando con dentro tutti, tranne Nina e Max.


La famiglia riesce a salvare gli altri membri, ma di Nina si sono perse le tracce. La ragazza è stata trascinata lontano dall'uomo, mentre sono sopraggiunti anche Lucio e la madre. Uno sparo misterioso risuona nella discarica e quando Nina viene ritrovata da Jorgito, la ragazza è completamente coperta di sangue e Max giace in una pozza, ormai morto.


La polizia sopraggiunge e dopo un rapido accertamento Nina può seguire la famiglia Tifón nella loro casa. Tutti sono turbati e si chiedono chi abbia posto fine alla vita di Max. Nina non ricorda chiaramente cosa sia successo. Ha la sensazione di essere stata colpita alla testa, ma il ricordo di aver preso un ascia per difendersi da Max è chiara. Jorgito è al suo fianco, cercando di consolarla, anche se il ragazzo è convinto che l'assassina non sia lei.


Intanto Carminha, allontanatasi dalla discarica dopo il tragico evento, è stata ripescata da Santiago, che l'ha accolta nella sua casa. Una volta dentro l'uomo dolce, comprensivo, che regalava giocattoli ai bambini di Mamá Lucinda si trasforma in un padre dispotico e tiranno che sembra aver dominato la figlia durante tutta la vita. Le carte sul tavolo vengono rimescolate e tutto si trasforma di nuovo, come è tipico di questa storia, dove la realtà è sempre diversa da quella che appare.

Nessun commento:

Posta un commento