AVENIDA BRASIL - Le ragioni del cuore (109-112)
Tutto sembra condannare Nina agli occhi di Jorgito, come gli ricorda la stessa Débora che, pur cominciando a frequentare timidamente Iran, continua, nel profondo del suo cuore, a sperare che Jorgito possa dimenticare la ragazza.
Carminha ha rivelato al ragazzo che Nina si è impadronita del denaro del suo sequestro, insinuando che ci fosse lei dietro a tutto, in complicità con Max, il suo amante. Anche Nilo, dove il ragazzo è andato a chiedere spiegazioni, ha confermato il fatto che Nina lo corrompesse con il denaro del sequestro, che aveva nascosto nella discarica con la complicità di Mamá Lucinda.
Tutto sembra condannare la ragazza, eppure il suo cuore non sembra voler accettare l'ipotesi che la bambina di cui si era innamorato possa essersi trasformata in una truffatrice, che ha sedotto tutte le persone della sua famiglia, per pura avidità. Persino Débora, esasperata, gli ha rinfacciato di non voler seguire la sua ragione che gli dice che Nina è colpevole. "Come fai a continuare ad amarla se la tua mente lo sa che c'è lei dietro al sequestro?", gli ha chiesto esasperata, prima di lasciarlo nel suo appartamento.
Il problema è che il suo cuore sembra seguire ragioni che la sua mente non conosce. Pur avendo affrontato Nina, con Débora presente, dicendole di essere sicuro che lei abbia complottato per il sequestro di Carminha, per intascare il denaro che poi ha usato per comprare la barca di Max, Jorgito continua ad indagare, quasi volesse trovare, a tutti i costi, un dettaglio, un particolare che possa smentire l'ipotesi che lei sia colpevole davvero.
Così alla fine decide di interrogare Zezé, la domestica che era riuscita, per un semplice colpo di fortuna, a trovare Carminha, in quando il covo dei sequestratori si trovava nel suo stesso quartiere. Zezé le rivela il nome di un tipo, Sergio, che sembra facesse parte del gruppo di uomini che aveva tenuto prigioniera Carminha.
Deciso a scoprire la verità nell'unico modo che gli sembra possibile, Jorgito si reca nel quartiere malfamato dove chiede di un certo Sergio per un lavoro che gli vuole affidare. Trova il tipo in un bar e l'uomo, con la discrezione di un professionista, lo accompagna in un luogo discreto dove poter indagare sulla proposta del ragazzo.
Jorgito si finge un figlio di papà desideroso di spillare alla propria famiglia più soldi di quelli che di solito gli danno e gli chiede un auto sequestro. Difronte a quella parola, l'uomo inorridisce e gli rivela che solo una volta si è lasciato coinvolgere in un simile lavoro e che non lo farà mai più, perché la donna che aveva proposto l'affare, insieme al suo amante, era la persona più odiosa di questo mondo, che li aveva tormentati fino allo sfinimento.
Indagando, Jorgito alla fine riesce ad avere anche il nome della donna e scopre che il suo complice era Max, il suo amante. La versione di Nina trova assoluta conferma e tutti i suoi timori, alimentati anche dal cumulo di bugie che la ragazza aveva raccontato, vengono spazzati via dalla certezza che Nina sta davvero lottando per aiutare la sua famiglia.
Débora, che temeva un simile risvolto, si rende conto che il cuore di Jorgito stava solo cercando un motivo per perdonare o credere in Nina e che lei, anche se negava a parole, stava solo sperando che lui potesse dimenticarla e tornare da lei. Gli dice addio sinceramente, augurandogli di riconquistare la donna che davvero ama, decisa questa volta a non tornare più per poterlo finalmente dimenticare.
Jorgito invece corre alla discarica per rivedere Nina e dirle tutto quello che ha scoperto, ma quando chiede alla ragazza di ritornare con lui, Nina non se la sente, ferita dalla sua diffidenza.
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