domenica 17 maggio 2020

OUTLANDER - Journeycake 5x11






La visione del penultimo episodio di OUTLANDER si rivela carico di emozioni come lo è stata tutta la stagione. Lo so che molti hanno preferito la parte scozzese di questa serie, ma io ho adorato anche la maturità di questa coppia, la solidità del loro amore, oltre l'infatuazione iniziale e gli autori della serie, eliminando molti limiti del romanzo più debole - a mio parere - della saga (LA CROCE DI FUOCO), ci hanno offerto una stagione intensa, matura, potente, con molti episodi cruciali, numerosi addii, fondamentali ritorni rendendola dinamica ed emozionante.

L'episodio inizia con un chiaro riferimento al romanzo successivo, A BREATH OF SNOW AND ASHES (che ho amato in modo particolare), con Claire e Jamie, insieme a Bree e Roger, che si fermano nei boschi dopo aver trovato una casa bruciata con le persone al loro interno, mentre la nevi cade sulle montagne.

In realtà, adesso che i regolatori sono stati sconfitti e dispersi, altri si stanno organizzando per apparentemente riorganizzare una sorta di pattuglia di controllo. Tra loro tornano alla ribalta anche i terribili fratelli Brown, che avevamo incontrato anche negli altri episodi. Mentre Richard chiede a Jamie di unirsi a loro, ricevendo un rifiuto netto da parte dell'uomo, interessato a rimanere accanto alla famiglia, Lionel invece approccia Claire, apparentemente per farsi aiutare per il problema ad una gamba.
Si tratta dello stesso uomo viscido che odia i Frasers per aver aiutato sua figlia a fuggire con Isaiah Morton, in un episodio precedente. I Frasers si fanno amare, ma allo stesso tempo hanno numerosi nemici. Il rifiuto di Jamie infatti farà scaturire una terribile vendetta.
Nel frattempo però l'episodio è tutto un concentrato di emozioni e di rivelazioni, di ritorni e di partenze, come dicevo all'inizio. Il piccolo Jeremiah, giocando con una pietra di Ian, rivela di sentire i rumori delle pietre, come i suoi genitori. La scoperta che il bambino può viaggiare e l'avvicinarsi della rivoluzione inducono Bree e Roger a decidere di partire, lasciando il Ridge per tornare nel futuro, visto come un luogo più sicuro.

Ian nel frattempo, rendendosi conto che qualcosa di strano è successo, chiede spiegazioni a Jamie e Claire, che decidono di rivelargli la verità sui viaggiatori del tempo. Ian pensa di poter tornare indietro e di risolvere i problemi che sono successi nel suo passato, non ancora svelato a nessuno.
Mentre Bree si congeda con dolore da tutta la sua numerosa famiglia, che include anche Marsali che ormai la ama come una sorella, John, venuto a sua volta per congedarsi da Jamie, perché in partenza per l'Inghilterra, Jamie decide di raccontarle di William, nella speranza che lei possa cercarlo nelle pagine di storia, una volta tornata nel futuro.
Per lei è sicuramente una rivelazione importante, che la tocca nel profondo, non avendo mai immaginato di avere un fratello. L'incontro con William nei romanzi successivi non so se sarà recuperato dagli autori, anche se spero di sì.
Per tutta la puntata si ha il magone al pensiero della loro partenza, anche perché ormai hanno davvero messo radici in questo posto, dove ci sono tutte le persone che gli vogliono bene e che sono legati a loro, ma i due sono decisi e si congedano da tutti loro accompagnati da Ian, a cui Roger ha ceduto le sue terre.

I due raggiungono le pietre insieme al piccolo Jeremiah e Ian e i tre attraversano le pietre sotto gli occhi turbati del ragazzo, che però non può seguirli. L'episodio però termina senza farci capire se sono riusciti davvero a tornare nel futuro oppure no.

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Ma la conclusione terribile della puntata, con Claire rapita e Marsali colpita, cancella qualsiasi altra tematica, lasciandoci senza fiato, con Jamie che da fuoco alla croce sulla collina invocando la guerra per ritrovare la donna della sua vita. Temevo in un finale aperto, come questo, che ci avrebbe tenuto con il fiato sospeso chissà per quanto tempo, visto il dilatarsi di tutto per via della pandemia, invece per fortuna l'ultimo episodio credo chiuderà il cerchio.

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