giovedì 2 aprile 2020

JOIA RARA - Matrimonio ed arresto (96-99)


Franz è una brava persona e anche se il commissario sospetta che possa davvero essere responsabile della morte della moglie, uccisa in un momento di impeto per la relazione che aveva con suo fratello, o per averlo ingannato dieci anni, mentendogli sulla sua vera identità, finisce per accettare le sue preghiere di rimandare l'arresto preventivo, in attesa del processo.


Franz vuole prima sposare Amélia, dandole la possibilità di avere quella felicità così a lungo rimandata. Per questa ragione tace, a lei e alla famiglia, quello che ha concordato con il commissario, ovvero che si costituirà subito dopo le nozze.


Amélia vive i suoi momenti felici, ignorando il dolore che si avvicina. Le nozze vengono celebrate nel "cortizo" alla presenza di tutti gli amici di una vita, celebrato da Tempa, con un rito che è un misto tra quello buddista e quello cattolico. Peccato che a minacciare la loro felicità arrivi Manfred, deciso a tutto pur di privare Franz di tutto quello che ha.


La notizia del suo arresto arriva a sconvolgere la felicità dei presenti e Franz, fedele alla parola data, si presenta in commissariato, facendosi arrestare. Amélia è disperata e non riesce ad accettare che tutto possa ripetersi di nuovo. In realtà, grazie alla cauzione, alla fine Franz viene rimandato a casa in attesa del processo.


La piccola Pérola in realtà ha fatto un sogno premonitore, o meglio rivelatore, perché ha visto l'esplosione della macchina di Silvia e Manfred che osservava la scena dall'alto. Pur sospettando tutti che le prove presentate in qualche modo possono essere state costruite ad arte proprio da lui, non hanno la possibilità di dimostrarlo.


Il processo arriva e a testimoniare vengono chiamati un po' tutti per dare la loro versione dei fatti, del matrimonio tra Franz e Silvia, per cercare di ricostruire quello che è successo. In realtà le false testimonianze di Manfred e dell'uomo da lui pagato sembrano confermare la colpevolezza di Franz, che disperato vede sempre di più le porte del carcere chiudersi su di lui.


Intanto un'altra storia che procede è quella di Toni e Gaia. Laura, che era fuggita con Tavinho, appoggiata da Arthur, finisce per pentirsi del suo gesto e quando il bambino, che ha sentito i suoi discorsi con il pittore, le chiede di tornare a Rio per incontrare i suoi genitori naturali, Laura finisce per cedere.


La gioia di Toni e di Gaia è enorme e Hilda, pur appoggiando il marito, è preoccupata da quello che potrebbe determinare nel loro rapporto. Nel frattempo al cabaret ancora una volta il panico di cantare davanti al pubblico la blocca e Arlindo si chiede come fare per utilizzare una voce come la sua.

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