giovedì 16 aprile 2020

JOIA RARA - La Condanna (100-102)


Pur procedendo con una certa lentezza, sto andando avanti con la visione di questo racconto delicato, appassionato e sincero. Franz è sottoposto ad un processo che, alla luce delle macchinazioni di Manfred, sembra non presentare possibilità di assoluzione.


I suoi documenti ritrovati nei pressi dell'incidente, un movente possente, come la relazione che Silvia aveva con suo fratello ed il fatto di essere la figlia dell'uomo che aveva ucciso sua madre, vengono rafforzati da alcune testimonianze costruite ad hoc da parte dell'uomo che lo odia più di ogni altra cosa.


Manfred ha riversato su Franz tutte le sue frustrazioni, l'odio per il prossimo, per le umiliazioni che Ernest gli ha inflitto durante tutta la sua vita. Anche in occasione del processo, l'uomo la cui ammirazione e il cui affetto per lui valgono più di ogni altra cosa testimonia in favore del figlio prediletto.


In quest'occasione, non solo Ernest prende le parti di Franz, ma chiede perdono per il modo in cui ha ostacolato la sua relazione con Amelia, in definitiva l'unica donna che davvero lo ha amato e gli è rimasta vicino malgrado le mille difficoltà.


La sua testimonianza non basterà, anche perché Manfred ha pagato vari testimoni che giurano che Silvia si sentiva minacciata dal marito e che è proprio Franz la persona vista che inseguiva l'auto della donna. 


La condanna è inevitabile. Dovrà rimanere in carcere per trent'anni. Franz è disperato ed Amelia si consuma nel dolore, malgrado la piccola Pérola faccia uno dei suoi sogni rivelatori. Ritrovandosi nel mondo dei morti, incontra la figlia di Salvador, quella che è morta al posto di Silvia, che le rivela che lei non è presente nel mondo dei morti, ma che si trova ancora tra i vivi.


Anche se tutti sanno che Pérola è una bambina particolare, nessuno da peso davvero alle sue parole, anche se Silvia si sveglia nella capanna dei due signori che l'hanno curata, confusa e senza ricordi. Loro le parlano di Franz e del processo, ma lei non ricorda nulla e per il momento non è in grado di aiutare il nostro protagonista.


Manfred, libero dalla presenza di Franz, cerca di insediare Amelia, venuta a portare la piccola Pérola dal nonno. Sarà l'intervento proprio di quest'ultimo ad aiutarla a fuggire dalle sue grinfie, anche se poi l'uomo deciderà di vendicarsi andando in prigione per insinuare a Franz che Amélia si è data a lui.


L'uomo non ci crede neanche un istante, ma è preoccupato da quello che Manfred potrebbe fare alla donna che ama e finisce per accettare il piano degli altri carcerati che stanno solo aspettando il momento propizio, ovvero il trasferimento in un altro carcere, per poter fuggire.


Per quanto riguarda gli altri personaggi, assistiamo alla lotta di Gaia contro Laura per l'affidamento di Giuseppe, il cui cuore è diviso tra queste due mamme che lui sente di amare, mentre la parte comica è affidata ad Aurora e Davi, che dovrebbero convolare a giuste nozze, ma vengono ostacolati dal coreografo di lei, contrario al matrimonio, che decide di rapirla la mattina in cui dovrebbe andare al cabaret dove tutti l'aspettano. Ovviamente non ha fatto i conti con un carattere determinato come quello di Aurora che si libererà da sola.

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