Ho scoperto questo romanzo da adolescente e me ne sono pazzamente innamorata, anche se ho odiato la protagonista dal profondo di me stessa, simpatizzando (come mi capita spesso) con il tormentato mostro che è al centro delle vicende.
IL FANTASMA DELL'OPERA di Gaston Leroux venne pubblicato nel 1910 e da quel momento la storia è stata portata sul piccolo e grande schermo infinite volte, suggestionati dal potere espressivo, dal mistero e da quella combinazione di romance e thriller che rendono prezioso il quadro d'insieme.
Un'entità misteriosa, chiamata l'Angelo della Musica, infesta il teatro dell'Opera di Parigi, dove misteriosi delitti e incidenti inspiegabili accadono tutto per favorire il successo di una giovane cantante, Christine Daaé, amata da Raoul de Chagny, un suo vecchio compagno di giochi.
L'amore dei due è ostacolato dall'oscura presenza nel teatro, un apparente fantasma, che si rivelerà essere Erik, un uomo dal volto sfigurato, rifiutato dalla sua stessa famiglia e dalla società, che ha trasformato l'Opera nella sua casa e nel suo regno, che spera di fare di Christine la sua regina.
Romanzo appassionante, pieno di una carica romantica, sapientemente mischiata con il thriller e il mistero. La figura drammatica di Erik predomina su tutti gli altri personaggi, anche la pallida e ingenua Christine o lo scialbo Raoul, mantenendo il lettore con il fiato sospeso fino al tragico finale. Una storia che è rimasta impressa nell'immaginario collettivo, anche se ogni volta che lo leggo non posso fare a meno di augurare ad Erik un finale ben diverso.
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