Oggi vi voglio parlare di un libro di cui hanno tratto infinite trasposizioni cinematografiche e televisive, ma che resta un caposaldo della letteratura mondiale, uno di quei romanzi dove ci si tuffa letteralmente, lasciandosi trasportare dal fiume narrativo, dove l'autore ti prende per mano conducendoti nei vicoli di Parigi, nelle miserie della Francia di un'altra epoca, ma allo stesso tempo nel cuore degli uomini sostanzialmente uguale a quello di oggi.
Si tratta di I MISERABILI di Victor Hugo, pubblicato per la prima volta nel 1862. incentrato sulla potente figura del ex carcerato Jean Valjean, nel suo processo di caduta e redenzione, in cui il vero male è la miseria e la mancanza di carità.
Seguendo le sue vicende, una folla di personaggi lo affiancano, per lo più gli ultimi di una società crudele dove la legge spesso finisce per incarnare il male, nella sua intransigenza, rappresentata da un personaggio centrale come quello del poliziotto Javert, guidato, per tutta la vita, dal proposito di poter arrestare il galeotto Valjean e dimostrare l'impossibilità di redenzione.
Ma I MISERABILI è un racconto corale, pieno di personaggi, dalla tormentata e infelice Fantine, che per un amore rovina la sua vita, alla piccola Cosette, unica vera gioia nella vita di Valjean, al romantico Marius, al terribile Thénardier, tutti personaggi usati per illustrare la profondità, gli orrori e la bellezza della natura umana, colta con mano sapiente da Hugo in un racconto che ha attraversato i tempi senza perdere nulla della sua potenza narrativa. Un classico da leggere sempre!
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