martedì 10 novembre 2020

IL PROFUMO DEL PARADISO di Jennifer Blake


 

 Qualche anno fa, su una bancarella di libri usati nel mercato del paese, ho trovato questo libro, IL PROFUMO DEL PARADISO,  e non ho saputo resistere alla tentazione, dopo aver letto la trama, essendo cresciuta a pane e CORAZON SALVAJE. I Caraibi ottocenteschi hanno  sempre  esercitato un certo fascino su di me e, anche se non ci troviamo in Martinica, Santo Domingo in qualche modo mi era piuttosto familiare. 


 

Siamo in un epoca post rivoluzionaria, nel pieno dell'ascesa di Napoleone Bonaparte, che ancora non si è proclamato Imperatore e che divide il suo pubblico tra sostenitori e denigratori. Santo Domingo è una colonia francese, che cambia identità e bandiera molto rapidamente.


 

Elene, la protagonista, sta per andare in sposa a un uomo che non ama solo per assecondare gli interessi economici della famiglia. Durant è in realtà un uomo fascinoso, ma prepotente che è intenzionato ad avere una sposa fedele e devota, ma allo stesso tempo non vuole rinunciare alle sue conquiste tra le schiave.


 

Siamo in piena schiavitù, ristabilita dopo una breve abolizione nei vari passaggi di potere. La stessa governante di Elena, Devota, è in realtà sua zia, sorellastra di sangue misto della sua stessa madre.


 

La preparazione del matrimonio e la successiva rivolta sono descritte benissimo, come tutta la dimensione storica del romanzo. Il matrimonio con Durant viene interrotto da una rivolta di schiavi. Elene fugge assieme alla fedele schiava che le regala un magico profumo che le servirà a incantare tutti gli uomini che incontrerà sul suo cammino. Durante la fuga le due donne vengono assalite dai rivoltosi e poi salvate miracolosamente da Rayan Bayard, un affascinante corsaro.


 

Ryan, il protagonista,  e la successiva prigionia nella botola sotto il pavimento del contrabbandiere sono ben sostenuti ed interessanti. I due cedono alla passione in questi giorni di reclusione forzata, ma mantengono il loro carattere e le loro divergenze durante tutto il tempo.


 

Lei è un convinta sostenitrice della bandiera e non riesce proprio a capire il concetto di onore di Ryan che sente di essere legato solo alla sua famiglia, ai suoi amici, disconoscendo concetti quali patria e stato, anche perché la Louisiana, dove vive, viene continuamente venduta da un paese ad un altro. Adesso è spagnola, ma prima era francese. Lui è fedele solo a se stesso e ai suoi interessi.


 

La trama solida ed è ben sviluppata, anche se mi ha lasciato la sensazione che ci fossero dei vuoti dovuti forse a tagli apportati dagli editori italiani.


 

Certo la storia è appassionante, non solo per le vicende politiche che finiscono per travolgere la vita dei singoli, ma per la storia dei due protagonisti, sempre più legati in modo quasi ossessivo, per quel misterioso profumo che si mormora abbia poteri magici, ma che è in realtà solo un'essenza che dà sicurezza a livello psicologico, per i personaggi per tratteggiati (persino Durant possiede un certo fascino), e per il sottofondo della storia dei veleni. Fino alla fine ero in bilico e non riuscivo a capire chi potesse essere l'assassino, ma alla fine tutta la spiegazione ha una certa coerenza. Nel complesso è un libro interessante.

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