Oggi vi consiglio come lettura un classico della letteratura francese e mondiale, IL ROSSO E IL NERO di Sendhal che trascina il lettore nel clima della Restaurazione, dopo l'epoca napoleonica, offrendoci un ritratto alquanto negativo del potere e dell'ambizione, attraverso le vicende del suo protagonista, Julien Sorel, un ragazzo energico, ambizioso, che, nonostante le sue umili origini, spinto anche dalle letture su Napoleone, aspira a dare una svolta alla sua vita e alla sua condizione sociale. A ben vedere quel Rosso e Nero simboleggia anche il suo oscillare tra la vita militare (il rosso era il colore che Napoleone esibiva durante le parate) e quella ecclesiastica (dove il nero simboleggia quello della veste dei preti).
Con uno stile oggettivo, secco e diretto, rifacendosi a un fatto di cronaca vero (l'omicidio in chiesa di una donna da parte del suo amante), Stendhal ricostruisce le vicende che riguardano Julien Sorel, la sua relazione con Madame de Rênal, la moglie del sindaco, conosciuta quando lavorerà come precettore dei loro figli. La relazione con la donna, denunciata da una cameriera rifiutata da Julien, susciterà uno scandalo che costringerà Julien a lasciare il paese e a entra nel seminario di Besançon.
Julien è spesso guidato da una sorta di ipocrisia, che utilizza per potersi adattare alla società nella quale vive. Pur essendo ateo, infatti, sceglie la carriera ecclesiastica perché è l'unica via per realizzare le sue ambizioni. Ma anche questa seconda fase della sua vita si complicherà, quando cercherà di sedurre Mathilde, la figlia del marchese de la Mole.
I due progettano di sposarsi, ma l'arrivo di una lettera da parte di Madame de Renal, che lo descrive come un immorale e un cinico arrivista, che ricorre alla seduzione per cinico arrivista, che ricorre alla seduzione come mezzo per raggiungere i gradi più elevati della società.
Il rifiuto del marchese alle nozze della figlia con Julien saranno l'elemento che farà precipitare la situazione.
A ben vedere il romanzo racconta l'ascesa e la caduta di un giovane pieno di energia, passione e ambizione che si muove in un contesto sociale, quello della Restaurazione, ostile e classista dove solo lo strumento dell'ipocrisia è quello necessario per poter avanzare. Un romanzo complesso, dove molta parte occupano riflessioni e monologhi interiori, e che si offre soprattutto come specchio di un'epoca, quella della Restaurazione, non particolarmente usata come scenario dei grandi romanzi, perché ripiegata in qualche modo su se stessa.
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