mercoledì 4 novembre 2020

LA SPOSA AMERICANA di Brenda Joyce


Oggi vi voglio parlare di un'autrice che esercita su di me un certo fascino, anche se ho odiato (in alcuni casi) ferocemente le sue eroine, ma che, con la sua trama, è riuscita sempre a spingermi verso il finale, alla ricerca della risoluzione degli eventi. Sono sempre stata convinta che un lettore non debba per forza di cose simpatizzare o identificarsi con l'eroina di turno, ma deve essere stimolato e coinvolto e, per qualche misteriosa ragione, i romanzi di Brenda Joyce che ci raccontano delle vicende, attraverso i secoli dei DeWarren e degli O'Neill, mi hanno appassionato, fin dai primi volumi medievali.


 

 La storia parte da lontano, rispecchiando gli eventi storici dell'Inghilterra e dell'Irlanda, prima che le due famiglie si uniscano. Innegabilmente il fascino di quelli ambientati in pieno ottocento prevale su quelli precedenti e in qualche modo, anche per via di tardive traduzioni, malgrado la pubblicazione di una parentesi cinquecentesca di IL SIGNORE DEI MARI, che comunque consiglio.


 

LA SPOSA AMERICANA racconta le vicende di Virginia Hughes che, persi i suoi genitori, lotta ferocemente per poter mantenere la sua piantagione, l'unica cosa che le sia rimasta e che suo zio, divenuto suo tutore, vorrebbe vendere. Determinata, s'imbarca su una nave per raggiungere l'Inghilterra per parlargli e cercare di convincerlo. ignora che Hughes è stato rovinato da Devlin O'Neill, determinato a vendicarsi dell'uomo, responsabile dell'atroce morte del padre, e pronto a tutto pur di distruggerlo. Quando Devlin scoprirà dell'esistenza di Virginia, la nipote americana di Hughes, deciderà di rapirla e utilizzarla nel suo piano di vendetta. Peccato che la passione li travolgerà e lui dovrà lottare per mantenere fede al suo giuramento di sangue.


 

Tra tutte le eroine della Joyce, Virginia è quella che suscita maggiore simpatia: determinata, appassionata, anche se a volte eccessivamente succube dell'amore che nutre per un uomo complicato come Devlin. Quest'ultimo è un personaggio tormentato, che non si lascia completamente vincere dall'amore, per buona parte del romanzo, pur lasciandosi sedurre e spesso il suo comportamento appare oscuro e drammatico, come quando l'abbandona letteralmente nelle braccia del fratello, per fuggire via da lei e ricomparire solo cinque mesi dopo, intenzionato a trascinare Virginia a Londra per chiedere a suo zio il riscatto o svergognarla davanti alla società londinese, presentandola come la sua amante.


 

 Certo Devlin non è propriamente cattivo, è piuttosto divorato dal demone della vendetta ed è consapevole che in questo suo desiderio deve finire per trascinare e distruggere tutto e tutti.Virginia, dotata di una panzienza enorme,  lo ama e lo asseconda, cercando in tutti i modi di fargli capire l'importanza della pace. Alla fine sarà il timore di perderla quello che abbatterà tutte le difese di Devlin e che lo indurrà a rinunciare ai suoi propositi.


 

Romanzo corale, intenso, con una protagonista appassionata e un protagonista maschile molto meno scontato di quanto si potrebbe supporre.

Nessun commento:

Posta un commento