La forte attrazione che Cris prova nei confronti del passato è in qualche modo accentuata anche dal procedere del film, con l'arrivo a Rosa Branca di tecnici, attori celebri, che cominciano a discutere della trama e dei vari personaggi.
Nel frattempo Cris, entra nuovamente nello specchio, per conoscere il famoso Colonnello, il padre despota, che scoprirà essere il suo padre biologico anche nel futuro. L'uomo che ha però davanti, negli anni trenta, è una persona molto più dura, abituato a imporre la sua volontà e a essere riverito e servito.
Cris ne è sorpresa e intimorita, soprattutto dal modo in cui la madre è succube di quest'uomo che sembra avere un potere assoluto su di lei. Stanno organizzando una grande festa per il suo compleanno, durante il quale vorrebbero presentarli un giovane aristocratico, figlio di un amico del padre: il famoso Gustavo Bruno.
Cris torna nel presente, dando dei suggerimenti sulla stesura del film, sorprendendo persino Alan in quanto sembra quasi che lei abbia i personaggi davanti. Quando poi, poco dopo, la sorprende mentre sta disegnando il volto del famoso Danilo, come lo immagina lei, spiega, il volto che emerge sul foglio è quello di un uomo dolce, che sembra davvero di un'altra epoca.
A questo punto mi chiedo se riusciranno a trovare davvero un attore adatto a interpretarlo. Intanto gli altri arrivano nel piccolo paesino di Rosa Branca, dando vita a una certa animazione con i provini per le comparse.
Arriva anche la madre di Cris, con Fabio, il suo nuovo marito. La visita della città tocca profondamente la donna, che ha come la sensazione di conoscere quel posto. Quando poi si ritrovano davanti alla casa di Julia Castelo, l'emozione che sente è un misto di dolore e di perdita.
La parte migliore della storia sembra essere proprio questo continuo tuffo nel passato, questa percezione di un'altra vita, mentre gli spettatori ricostruiscono pezzo dopo pezzo il puzzle della vita di Julia Castelo.
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