Per iniziare questo mese di marzo con un consiglio di buona lettura, vi segnalo un romanzo, letto alcuni anni fa, di Alberto Moravia, IL DISPREZZO, pubblicato nel 1954 che, con eleganza stilistica e fermezza intellettuale, rivela i lati oscuri del rapporto di coppia e del legame matrimoniale, contestualizzandolo in un elegante quadro borghese, di cui Moravia rivela tutti i limiti.
La storia racconta, attraverso l'occhio e l'analisi del protagonista, Riccardo Molteni, della vita e soprattutto del matrimonio, in agonia, dell'uomo, uno scrittore, con Emilia. Molteni, dopo un investimento piuttosto cospicuo, per esigenze economiche decide di cimentarsi con il cinema, accettando di lavorare per il produttore Battista, che gli propone di scrivere la sceneggiatura di un film tratto dall'Odissea, il cui regista è il tedesco Rheingold.
Pur volendo mantenere la sua integrità professionale, nel confronto con quest'ambiente, che sembra guidato più dalle esigenze economiche e dai gusti mutevoli del pubblico che dalla coerenza, Molteni si ritrova a doversi piegare per mere questioni monetarie. Nel frattempo si deteriora il suo rapporto con Emilia, dopo due anni idilliaci. La relazione con la moglie è precipitata in un silenzio interrotto da mezze parole, da rancore e poi, pian piano, da un manifesto disprezzo che da parte di Emilia non viene mai giustificato da una motivazione concreta, ma che finisce per avvelenare un rapporto trascinandolo alla deriva.
Quando poi Riccardo viene invitato a Capri, nella villa del ricco produttore, per poter lavorare alla sua sceneggiatura, l'uomo porta con sé anche la moglie e l'interazione di Emilia con Battista, il produttore, finirà per far precipitare drammaticamente la situazione.
Romanzo possente, scritto con bravura, trascinano il lettore, insieme al protagonista, in un'analisi della nascita di un sentimento come il disprezzo che finirà per travolgere ogni cosa e allo stesso tempo riflessione amara sugli ideali, sulle aspirazione e sullo scontro con la realtà. Da questo libro è stato tratto il film di Jean Luc Godard con Brigitte Bardot e Michel Piccoli.
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