lunedì 15 marzo 2021

MIDDLEMARCH di George Eliot


 Un tempo le scrittrici dovevano celare la loro identità utilizzando pseudonimi maschili, per poter raggiungere una certa credibilità nei confronti di un pubblico  e una critica che riteneva che potessero solo scrivere racconti sentimentali, poesie o storie non certo capaci di sondare l'animo umano e analizzare la società nella quale vivevano. È questo il caso di George Eliot, pseudonimo di Mary Anne Evans coniugata Cross,  una scrittrice britannica tra le più importanti dell'età vittoriana.


 

A lei si deve un romanzo, Middlemarch (pubblicato  a puntate tra il 1871e il 72 e poi in modo unitario solo nel 1874), considerato uno dei capolavori dell’epoca per finezza psicologica e complessità della rappresentazione ambientale. Il titolo del romanzo si basa sull'immaginaria città di Middlemarch, nelle Midlands,  offrendosi ai lettori come un libro corale basato su un intreccio corposo, con più trame diverse di cui l’autrice riesce a tenere le fila con un prodigioso controllo narrativo, e che offre un grande affresco della provincia inglese alla metà dell’Ottocento. 


 

I temi trattati sono davvero molteplici: la condizione delle donne, la natura del matrimonio, l'idealismo e gli interessi personali, la religione e l'ipocrisia, ma anche temi politici come la morte di Giorgio IV e la successione di suo fratello, il Duca di Clarence. Ma si parla anche di argomenti come lo stato della scienza medica del tempo, ma allo stesso tempo è che un romanzo che affronto l'infelicità coniugale attraverso la storia di Dorothea Brooke, giovane idealista, che sposa il maturo e meschino Casaubon, studioso pedante di grande erudizione e scarsa cultura, che non solo non sarà in grado di apprezzarla, ma cercherà anche di ostacolare le sue aspirazioni e le sue simpatie, anche dopo la sua morte, con un testamento che le impedirà di frequentare sposare un giovane cugino, Will Ladislaw.


 

Parallelamente si segue anche la storia di Tertius Lydgate, medico di alta coscienza professionale e grande rigore scientifico, sposato con l’ambiziosa ed egoista Rosamond Vincy, incapace di comprenderne la grandezza d’animo e la vocazione del marito.


 

Tertius e Dorothea, le due figure principali, intrecceranno le loro esistenze, senza lasciarsi coinvolgere sentimentalmente, troppo presi dalle loro utopistiche aspirazioni e, delusi dalla differenza profonda tra desideri e realtà, finiranno per lasciare Middlemarch per trasferirsi a Londra.


 

Popolare fin dalla prima pubblicazione, il romanzo è considerato uno dei più letti della storia della letteratura, nonostante in Italia non sia molto conosciuto. 

Nessun commento:

Posta un commento