Per chiudere la settimana di consigli di lettura, vi voglio proporre un romanzo di un autore sudamericano che ha conquistato fama internazionale, essendo tra i pochi nomi noti a livello mondiale, ossia Gabriel Garcia Márquez. Reputo che sia un peccato che una letteratura così ricca, particolare, intensa non sia più nota, ma per fortuna, ogni tanto, ci sono alcuni autori che riescono a giungere anche da noi.
La penna di Márquez, insignita del Premio Nobel per la Letteratura, è una di quelle e il romanzo di cui vi voglio parlare oggi è L'AMORE AI TEMPI DEL COLERA, primo pubblicato dopo l'illustre Premio, e ferocemente attaccato dai suoi detrattori, pur raggiungendo una fama mondiale e un successo di pubblico senza precedenti, grazie alla sua scrittura corposa, intensa, quasi fisica, che ci trasmette non solo il racconto di un amore che ha saputo resiste e durare "cinquantun anni nove mesi e quattro giorni notti comprese”, ma anche gli odori, i sapori di un paese unico che avvolge i suoi protagonisti, regalandoci un quadro ricco e unico in cui inserire questa appassionante storia d'amore e di sensi.
Protagonisti di questo amore lungo mezzo secolo sono Fermina e Florentino, la prima è la bellissima figlia di un ricco e spregiudicato commerciante, mentre il secondo è un telegrafista con una passione per la poesia. Il loro sentimento è osteggiato dal padre di lei, che ha altre ambizioni per la figlia, al punto di trascinarla lontano dalla città, in un villaggio sperduto, pur di separarli. Florentino cercherà di rimanere in contatto con la giovane, ma quest'ultima, ritornata in città, romperà il fidanzamento per poi sposarsi con un medico che la corteggia, Juvenal Urbino.
Il matrimonio tra i due, pur nascendo non sotto il segno della passione, con il tempo e la costanza si trasformerà in una relazione seria e vera, mentre Florentino continuerà a covare i suoi sentimenti, mai dimenticati, per Fermina, pur concedendosi diverse avventure, tutte vissute nella discrezione più assoluta. Sarà solo la terza età a farli rincontrare e complice una crociera lungo il fiume, tra la foresta disboscata, gli animali abbattuti dai cacciatori, i villaggi infestati dal colera, che la passione e l'amore divamperanno nuovamente, perché, come dice lo stesso Florentino: "“l’amore ha gli stessi sintomi del colera”, si diffondesse come una malattia contagiosa, inducendo stati febbrili nell'animo di chi ne è colpito e inducendolo a compiere azioni che da sani non si farebbero mai.
Romanzo indimenticabile, in cui l'autore riversa i ricordi e i racconti della relazione dei suoi genitori, particolari di un sogno fatto per caso, con tutta la potenza narrativa della sua penna.
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