Tra i quadri di Danilo, scomparso dalla scena, Gustavo ritrova una tela che raffigura Julia. Non si tratta del quadro ufficiale, quello in cui la ragazza, in posa elegante, lascerà ai posteri e alla sua famiglia, dopo la sua tragica fine. È un quadro fortemente sensuale, dove è ritratta nuda, di schiena, con solo il profilo celato dai capelli.
Gustavo prova una rabbia profonda davanti alla prova che Danilo e Julia sono amanti e vorrebbe impadronirsi di questa tela, ma l'arrivo di Hildegard, arrivata per portare via le opere del figlio, gli impedirà di appropriarsene.
Il quadro, spedito in Europa, si smarrirà nel tempo e finirà esposto in un museo di Lisbona. Siamo nel 2019 e un giovane fotografo cerca di immortalare l'immagine nel suo obiettivo. Si tratta di Daniel, il figlio di Pedro, il bambino di Margot, perso nel tempo, e purtroppo morto diversi anni prima.
Daniel, che è chiaramente la reincarnazione di Danilo, si sente magicamente attratto da quella donna che non riconosce. Ad affiancarlo c'è una psicologa che si occupa dei suoi strani sogni. I due si stanno organizzando per un viaggio in Brasile che gli permetta di ritornare sui passi della sua infanzia, sulle radici della sua famiglia.
Se finalmente, vediamo Daniel/Danilo nel presente, Cris è entrata nello specchio, decisa a rimanere nel passato fino a quando avrà trovato tutte le risposte che sta cercando. Danilo è però scomparso. È finito in un ospedale da dove è stato prelevato e lei, pur avendo accettato ufficialmente la proposta di matrimonio di Gustavo, continua a cercare l'uomo della sua vita, nascosto da Augusto e Hildegard Breton, che temono quello che il Colonnello potrebbe fare al ragazzo.
Nel presente, Marianne ha il ruolo di Julia nel film, ma quello che ci diverte e ci appassiona è Alain, che scopre nel cimitero, mentre stanno facendo delle riprese, la tomba della nonna di Julia, che riconosce come la vecchia guardiana della Casa dei Castello. Pur trovandosi davanti all'evidenza, continua a negare. Mi chiedo cosa possa succedere per convincerlo definitivamente della realtà.
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