mercoledì 16 ottobre 2024

Çalıkuşu - Disperazione e speranza (19)

 


Molte volte, nel commentare questa serie, ho usato un termine che è quello dell'altalena, raffigurata anche nelle foto di promozione, ma che ben simboleggia i sentimenti e le emozioni che si alternano in questa storia e quest'episodio esprime bene questo oscillare continuo, se si pensa alla disperazione totale con cui si inizia e alla speranza nella quale poi ci ritroviamo proiettati andando avanti, minuto dopo minuto. 

Avevamo lasciato la nostra Feride di fronte alla terribile decisione di porre fine alla sua vita, pur di fuggire dall'uomo che l'ha rapita e che vorrebbe costringerla a sposarlo: il pazzo Selim. Ma proprio nel momento cruciale, Kamran, che era sui suoi passi, la ritrova e dopo momenti drammatici che ci inducono a credere che sia troppo tardi, sarà proprio il nostro eroe a salvarla.


 

Bellissimo il sogno di Feride, dove lei sente di doversi riunire ai genitori e alla sua infanzia, ma il richiamo della v ita e dell'amore saranno più forti e lei tornerà tra le braccia di Kamran che non vuole lasciarla andare. Il ritorno a casa è poi pieno di mille altri sentimenti: di gioia da parte di Mujgan e suo zio, di senso di colpa da parte di Necmiye, di dolore e gioia allo stesso tempo da parte di Kamran ma anche di incomprensibile imbarazzo da parte di sua zia.


 

Il personaggio di quest'ultima è piuttosto urticante. A tratti ci strappa un sorriso, ma spesso, con la sua mentalità, ossessionata da quello che può dire la gente, finisce per comportarsi in maniera assurda. Già in passato aveva ferito la nostra eroina, difendendo a spada tratta la figlia, quando in realtà Selim era il molestatore che non la lasciava in pace. Adesso, pur consapevole che la ragazza non è colpevole di quello che le è successo, convinta che l'uomo, in due notti in cui l'ha avuta nella sua casa, possa aver abusato di lei, si chiude di fronte alla prospettiva del matrimonio tra Kamran e Feride, spaventata da quello che le persone potrebbero dire. Insomma, come a farle pesare una possibile violenza che tra l'altro sarebbe stata provocata da lei che ha aperto la porta al violentatore. Una mentalità realistica in quell'epoca e in quel contesto, ma davvero da brividi!


 

Per fortuna il nostro eroe vola alto su tutto questo e nella bellissima scena in cui porta fuori Feride per allontanarla dal peso della casa in cui si trovano, ci dona una scena e delle parole di profondo amore nei confronti di Feride, alla quale sente di essere legato in modo indissolubile.


 

E se prima il loro era un sentimento conflittuale, fatto di schermaglie, attrazione, ancora un po' ingenuo, adesso, con il dolore dell'esperienza, appare solido, profondo, pronto ad affrontare anche i pregiudizi della gente e della stessa Besime. Così i due decidono di fidanzarsi ufficialmente, con Feride che finalmente indossa l'abito della madre.


 

E mentre sono avvolti da una nuvola d'amore, quella che si meritano dopo i momenti drammatici che hanno vissuto, una nuova nuvola all'orizzonte prende forma nella vedova Neriman, che arriva disperata a bussare alla porta della loro casa, proprio mentre stanno celebrando.


 

Per fortuna Seyfettin interviene e anche se promette qualcosa, per salvare i due innamorati, il dubbio che una tempesta sia pronta a scatenarsi è rafforzata anche dal fatto che Selim arriva deciso a portare a termine la sua vendetta, ma la povera Necmiye, che già aveva attraversato l'inferno, anche con la scoperta di aspettare un bambino, lo travolge in maniera definitiva facendoci trattenere il fiato ancora una volta. Che altro può succedere a questa giovane coppia di sventurati amanti? Davvero una storia particolare.


 


F -Non farmi abituare troppo a te

K -Perché dici questo?

F - Così è la vita. Può succedere qualsiasi cosa. Forse potresti dubitare di me. Forse non potrai chiedermi o esprimerlo a parole.

K - Feride, ho appena pensato una cosa. Vuoi che scambiamo gli anelli domani?

F - Kamran...

K -I nostri anelli di fidanzamento. Non ci fidanzeremo?

F -Non ti chiedi come tutti quanti gli altri se Selim mi ha toccato?

K -No. Non mi chiedo niente che possa offenderti. Mi chiedo di te, le tue mani, i tuoi occhi, il nostro futuro.

F -Non mi ha toccato. Lo giuro. Non sarei qui se fosse successo. Mi sarei tolta la vita.

K - Shhh. Feride. Non  parleremo con disperazione. Il futuro è tuo, mio, nostro.

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