domenica 17 novembre 2019

CORDEL ENCANTADO - Fiori d'arancio (74-76)


In quest'ultima manciata di episodi è tutto un tripudio di fiori d'arancio. Belamino e Penelope, il bandito e la giornalista, alla fine decidono di concedersi un romantico matrimonio, celebrato dal Re dei Cangaiceros. Benedetti da Herculano, circondati dagli amici dei due mondi, quello legale e quello criminale, i due celebrano il loro matrimonio.


Per un breve istante le incomprensioni e le separazioni sembrano farsi da parte, anche se Jesuino è risentito con Herculano per la protezione che l'uomo continua a dare ad Ursula, rimasta al campo con la chiara intenzione di rubare il tesoro di Serafia. 


Sarà la moglie del prefetto, che ha una relazione con Zoio Furrado, a liberare Ursula a condizione di avere una parte del tesoro. 


Se da un lato le vicende seguono gli intrighi di Ursula e il ritorno in scena di Timóteo, completamente impazzito, deciso a vendicarsi dei suoi nemici e convinto che il figlio di Carlota diventerà il suo erede, Timóteo II, l'attenzione del pubblico segue un altro matrimonio.


Dora e Felipe hanno avuto un rapporto piuttosto focoso, fatto di contrasti, fiducia ed amicizia, ma sicuramente lei non è la principessa indifesa, bisognosa di aiuto, né lui è l'uomo pratico, per niente romantico che entrambi sognavano.


Quando Felipe le chiede di sposarlo, Dora tentenna, non convinta di un ruolo tanto tradizionalista. A questo punto Felipe decide di partire per Serafia con il gruppo che ha deciso di lasciare Brogodó e di mettersi in salvo.


Dora, temendo di perderlo, chiede a Felipe di restare e accetta di sposarlo. I due si sposano praticamente quella sera stessa, durante o Farró da Paz, un evento organizzato da Florinda per celebrare un ballo tradizionale brasiliano.


Vestita in modo assolutamente non convenzionale, i due si sposano, assolutamente innamorati, e fuggono durante la cerimonia per abbandonarsi alla passione, mentre tutto il resto celebra l'evento.


Quello che ignorano è che Timóteo è arrivato in paese e ha visto Açucena, rendendosi conto che è ancora viva. Decide così di seguirla fino a Villa De la Cruz e quando la ragazza si congeda da Jesuino, ne approfitta per intrufolarsi nella sua stanza per rapirla. Il fuoco sognato de Jesuino è in realtà una minaccia concreta, visto che Timóteo è deciso a purificare con il fuoco i peccati di Villa De la Cruz.

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