CORDEL ENCANTADO - La caduta del tiranno (58-59)
Premetto che non avevo capito chiaramente il piano di Jesuino e dei cangaiceros per far cadere il tiranno. Puntata dopo puntata, li avevo visti indaffarati ad allestire delle decorazioni colorate che facevano supporre la realizzazione di una festa.
Infatti la copertura era un grande evento in nome del santo patrono da celebrare in onore di Timóteo nella sua fazenda. Herculano, emozionato, decide di dare la sua investitura al figlio, affidandogli il comando dell'azione. Al suo fianco, come sempre, c'è la fedele Doralice.
La complicità è di tutto il paese che accorre all'evento, sperando di vedere il tiranno cadere. Quiqui, uno degli uomini e amici fidati di Jesuino, viene interpellato per cantare una ballata per Timóteo e, come al solito, di nascosto, arriva anche Açucena, subito identificata da Jesuino e da Felipe, quest'ultimo costretto a portarla via.
Il potere del Profeta ha indotto anche i più fedeli al tiranno a retrocedere così, quando Jesuino rivela la propria identità, nessuno alza un dito per arrestarlo e dietro alle sbarre finiscono l'usurpatore e il generale. Ursula è stata invece catturata da Herculano e portata nel suo accampamento, dove intende insegnarle il valore della vita e delle cose.
Intanto Timóteo si era inimicato anche Bartolé, rinchiuso in carcere con la sorella. La sua caduta viene accolta da un sospiro di sollievo da tutti a Brogodó e Re Augusto può finalmente tornare sul suo trono, liberare la propria famiglia, prigioniera al palazzo, chiedere ufficialmente la mano di Maria Cesaria e cominciare ad organizzare le cose per il viaggio di rientro.
Açucena, infatti, ha dato il suo consenso definitivo alle nozze con Felipe, anche se la tristezza di lasciare la sua terra, la sua famiglia e l'uomo che ha amato fin da bambina la rendono triste.
A questo punto bisognerà capire se davvero i due si separeranno o se un ennesimo colpo di scena porterà Timóteo fuori dalla prigione in cui è stato rinchiuso. Visto che mancano ancora diversi episodi credo che ci ritroveremo davanti a questa eventualità.
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