sabato 9 novembre 2019

CORDEL ENCANTADO - Il vero Re (60-61)


Che la storia dei due protagonisti manchi di mordente è apparso evidente fin dalle prime puntate, ma capire perché alla fine Açucena decida di seguire Augusto e Felipe a Serafia, lasciando l'amore della sua vita, mi è rimasto piuttosto ignoto. 


Jesuino, pur lusingato dalle attenzioni di Doralice, non ha ceduto al fascino della ragazza, ad eccezione di qualche bacio, ma Açucena si è intestardita nel volersi separare e alla fine, malgrado tutte le disavventure vissute, decide di seguire Felipe e suo padre nel nuovo regno, anche se molti della famiglia reale decidono di rimanere a Brogodó, come la Regina madre, Carlota - che giustamente si deve sposare con Fausto - la Regina Elena, che sembra provi una simpatia per Bartolé, ed infine Petrus, innamorato di Florinda.


Il ritorno a casa del Re, della principessa Aurora, di Felipe e di Maria Cesaria, presentata alla corte e al popolo come la futura regina, avvengono all'insegna delle grandi folle, dell'entusiasmo, introducendo la nostra Açucena in un mondo completamente nuovo, dove i suoi unici riferimenti sono il padre e il fidanzato. Tutto sembra allontanarli da Brogodó e da quello che era il loro passato, anche se io ancora spero per Doralice e Felipe, salutatisi con affetto, prima della partenza.


Se le vicende della famiglia reale in qualche modo ruotano intorno ai preparativi dei due matrimoni, in Brasile il Profeta Miguezim ha una strana visione in cui il volto del vero Re, quello che lui stava aspettando, finalmente si svela.


Vede infatti il viso dell'uomo incappucciato che coglie il giglio rosso e questi si rivela essere Jesuino. Confuso, non riuscendo a capire come il figlio del Re del Cangaico possa essere il vero re di Serafia, invoca altre visioni e vede nel famoso tesoro sottratto una pergamena con misteriosi documenti. 


Recuperatala, scoprirà un ritratto con il quale andrà ad interrogare Herculano e poi la madre di Jesuino per riuscire a capire che cosa stia succedendo e così scoprirà che la madre di Jesuino conservava tra le sue cose un ritratto simile.


Sarà solo la regina madre che svelerà al profeta che il ritratto è quello del fondatore di Serafia, imparentato in qualche modo con il nostro eroe. 


Per quanto riguarda gli altri personaggi, sembra che il generale e Nicolau debbano essere a breve deportati, Ursula è sempre più innamorata di Herculano, che lotta contro i suoi sentimenti sapendo che lei è malvagia, e Timóteo sostiene di sapere dove si trovi il tesoro, fingendo forse un'altra delle sue imprese per tornare libero.

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