CORDEL ENCANTADO - La fuga della sposa (64-65)
La fuga della sposa dall'altare con l'altro uomo è un classico a cui siamo piuttosto abituati e con una coppia che tende alle liti e alle riconciliazioni come Jesuino e Açucena era prevedibile che saremmo arrivati a questo, anche se il contesto fiabesco di Serafia in qualche modo aggiunge, visivamente, qualcosa in più a questo racconto.
Açucena prima tentenna, poi cede alle parole del suo amore di sempre, che non aveva dimenticato neanche accanto a Felipe e fugge con lui su un cavallo bianco, come il più classico dei racconti. Intanto gli altri personaggi si sfidano, si organizzano.
Miguezim, prigioniero di Timóteo, viene liberato da Herculano e i suoi uomini, con l'appoggio di Doralice/Fubá. Petrus scopre la verità sulle origini di Jesuino e quello che avrebbe provocato nella realtà una guerra centenaria per impedire all'erede al trono di sottrarre la corona al nuovo re, viene accolta quasi con gioia. In fondo Aurora è innamorata del legittimo erede al trono e Augusto finirà per continuare a godere di una vita lussuosa e serena.
Quello che sarà spazzato via, secondo i calcoli, è il povero Felipe, con sua madre e suo fratello, ma questa parte della famiglia reale in qualche modo si è già autoeliminata con Inacio deciso a fare vita da eremita, la regina Elena che si sta innamorando di Bartolé e solo Felipe è tornato a casa.
La decisione di Augusto di ritrovare la figlia e di costringerla con le buone o con le cattive a sposarlo lo emoziona solo al pensiero di poter ritornare a Brogodó, dove avrà la possibilità di rivedere Dora, di cui ha capito di essere innamorato. La loro mi è sembrata la storia più sensata e con una certa coerenza narrativa.
Quando i due si rivedono, la passione che li ha sempre uniti si riaffaccia, ma Dora è confusa e non vuole ammettere i suoi sentimenti. Nel frattempo Re Augusto scopre de le origini nobili di Jesuino e vede nella possibilità del suo matrimonio con Aurora la possibilità di riunire il regno e di mantenere allo stesso tempo la corona.
Nel frattempo però Timóteo ha scoperto del ritorno della donna da lui sempre desiderata e la sua mente, ormai completamente malata, lo induce a cercare di rapirla. Avvisati da Antonia, che aveva visto i suoi uomini aggirarsi per Villa De la Cruz, Jesuino e i suoi organizzano una trappola per il giovane colonnello.
Umiliato pubblicamente, il nostro tiranno decide che troverà un modo per vendicarsi di Jesuino crudelmente e davanti agli occhi di tutto il paese.
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