martedì 30 settembre 2025

Kara Para Ask - Confusa (48)


La nostra eroina, nonostante l'amore costante di Omer, rinchiusa tra le pareti del carcere è preda di una confusione profonda, frutto anche degli psicofarmaci che lo psicologo, assoldato da Tayyar, senza nessuno scrupolo professionale, le sta dando alterando completamente la sua percezione della realtà. Così, durante la prima udienza, dove Omer avrebbe dovuto portare un testimone chiave, poi ucciso a pochi passi dall'ingresso, la ragazza confessa al giudice parte del suo delirio, sostenendo di poter aver ucciso davvero Huseyin, in quanto lo aveva aggredito con delle forbici proprio in carcere, preda di un raptus.


 

Questa dichiarazione peggiora ancora di più la sua situazione, ma il problema più grande, al momento, è la sua salute, sottoposta a uno stress costante che rischia di farla impazzire. Tutti hanno notato che c'è qualcosa che non va e lei, ingenuamente, crede che le pillole che le sono state date siano il rimedio alla sua agitazione, alimentando un circolo vizioso che non le permette di dormire, di vivere, di interagire e soprattutto di sperare.


 

Omer capisce che c'è qualcosa che non va e, grazie a vari contatti, riesce a chiedere di vederla di persona. È proprio durante la visita che Elif ha una vera e propria crisi, svenendo tra le sue braccia. Angosciato, il poliziotto la porta in infermeria dove il medico gli spiega che la reazione che ha avuto è dovuta alle pillole che ancora aveva con sé e che le sono state prescritte dallo psicologo.


 

Omer prega Elif di non continuare a prenderle e la ragazza, fidandosi di lui più di chiunque altro, se ne allontana, recuperando piano piano lucidità e cominciando a interagire anche con le altre prigioniere. Questo rasserena piano piano la sua mente, allontanando anche le ombre e cominciando a farsi voler bene dalle altre prigioniere, entusiasmate anche dalla sua relazione anomala con un poliziotto che fa di tutto per farle sentire il suo amore.


 

La scena del cortile, dove tutte vedono volare l'aquilone con la foto di Elif ed Omer, vela di un alone romantico la nuova prigioniera e questo in qualche modo isola l'unica che è ostile con lei e che vorrebbe farle del male.


 

Mentre Omer continua a indagare, dopo aver aggredito anche lo psicologo per quello che ha fatto a Elif, quest'ultima, non solo si rende conto che Ebru è stata aggredita dall'altra prigioniera, ma scopre anche che la donna smercia droga in carcere e la segnala alle guardie, compromettendo se stessa più che l'altra, perché molte delle guardie sono in realtà consapevoli del commercio.


 

Intanto Huseyin ha scoperto che Elif è in prigione per il suo assassinato e reagisce con furia. Fatih cerca di tenerlo buono. Il suo scopo è quello di usarlo per uccidere suo padre e liberarsi di lui definitivamente, ma proprio all'ultimo minuto, quando l'uomo si intrufola nella casa dove Tayyar è stato trasferito dopo l'intervento per un nuovo trapianto, non riesce a ucciderlo perché il suo nemico e complice è vittima di un attacco di cuore che rischia di portarlo via.


 

Faith è furioso, ma nel frattempo si è visto costretto a confessare a Nilufer che sua sorella non ha ucciso nessuno e che Huseyin è vivo. Lungi dal conquistarla nuovamente, la donna lo allontana, ma questo personaggio mi rende decisamente nervosa perché alla fine tace, invece di correre da Omer e di confessargli che il fratello è vivo e di fare tutto quello che può per far uscire la sorella dal carcere.


 

Elif, infatti, viene aggredita nel bagno una sera, colpita da due fendenti alla pancia, per aver parlato del traffico di droga. Lasciata sul pavimento ad agonizzare, Nilufer tace, pensando di salvare il suo amore, solo Omer continua a lottare, a cercare disperatamente la verità e a trovare indizi che lo inducono a sospettare che suo fratello possa essere ancora vivo.

lunedì 29 settembre 2025

Kara Para Ask - Vita in prigione (47)


 Tutto il quarantasettesimo episodio ci offre la visione di una Elif smarrita, confusa, che cerca di adattarsi alla vita in carcere. Apparentemente non sembra così dura, tranne la lontananza dai propri cari e la consapevolezza della perdita della libertà. A questo si aggiunge il senso di colpa per qualcosa che tutti dicono lei abbia commesso, l'omicidio di Huseyin, e che lei non riesce proprio a ricordare. Unici momenti di respiro sono quelli legati all'incontro con Omer che, utilizzando tutti i metodi possibili, cerca di andare in carcere in ogni momento.


 

Anche per lui la lontananza da Elif è diventata come un macigno. Si è trasferito in quella che doveva essere la loro casa, ma nella quale non hanno mai davvero vissuto. La vicinanza alle sue cose, alla ricerca delle tracce del suo profumo, che possano dargli sollievo, è l'unica cosa che lo porta avanti, insieme alla caccia a chi ha teso una trappola alla donna della sua vita. 


 

È infatti grazie alla sua costanza, e all'appoggio continuo di Arda e Pelin, a cui si affiancano anche Tolga e Ipek, che Omer capisce che c'è qualcosa di strano nel delitto di Huseyin, come un accendino con il nome di Elif trovato sulla scena del crimine, in quanto la donna non fuma ed è chiaro che è un indizio costruito ad arte.


 

Mentre lui cerca prove in attesa del processo, riesce anche ad andare a trovarla e a vederla non dietro un vetro. Le porta dei libri, cose dolci da mangiare, sperando di rianimarla, leggendole una poesia di Nâzım Hikmet, spingendola ad avere coraggio, ma Elif è nel pieno di una battaglia che rischia davvero di travolgerla.


 

Tayyar ha deciso di distruggerla da dentro, così fa contattare una delle donne che dividono il dormitorio con lei, promettendole denaro se renderà la vita impossibile ad Elif. La donna cerca di trascinare con sé anche altre carcerate, ma è soprattutto lei che istiga, provoca Elif, cercando di umiliarla, di spingerla a una reazione che possa farle guadagnare una punizione.


 

Elif è pacifica, ma l'attrice riesce perfettamente a manifestare tutto il suo turbamento, la sua sopportazione attraverso lo sguardo, i gesti. Nel frattempo, a complicare ancora di più la situazione, arriva anche uno psicologo che dovrebbe trattarla per permetterle di recuperare il ricordo della serata in cui si crede abbia ucciso Huseyin. 


 

L'uomo, sempre corrotto da Tayyar, insinua che lei abbia rimosso il crimine per il senso di colpa e la istiga a prendere degli antidepressivi che, nel suo caso, peggiorano la sua salute e la sua lucidità. Se ne rendono conto anche le sorelle e Omer, quando si recano a trovarla il giorno delle visite. 


 

Elif non è più la stessa, minata da una vita in prigione che la sta portando lontano. Mentre Omer reagisce intensificando le sue ricerche, Nilufer è furiosa con il marito, convinta che sia responsabile di quello che sta succedendo alla sorella. Che abbia avuto finalmente uno scatto d'orgoglio e di dignità? Al momento resiste, inviando anche le carte del divorzio a Fatih, anche se ha da poco scoperto di aspettare un bambino e non sa cosa fare.


 

Intanto arriva il giorno dell'udienza, quando Omer dovrebbe portare delle prove a suo favore, ma il problema è che Elif è confusa, convinta di essere colpevole e decisa a confessare qualcosa che in realtà non è mai successo, perché Huseyin, vivo e vegeto, è furioso alla scoperta che la colpa del suo presunto omicidio sia ricaduta proprio su Elif, la donna amata dal fratello, anche perché, nonostante tutto quello che è successo, lui non riesce proprio a cancellare Omer dal suo cuore.

domenica 28 settembre 2025

Kara Para Ask - Il gioco di Fatih (46)

 


A che gioco sta giocando Fatih Dundar, conosciuto nel mondo criminale semplicemente come Metin? Oggettivamente il suo personaggio è fondamentale nello sviluppo della trama, reso in modo perfetto dall'attore Saygın Soysal, che lo rende suo, credibile, incisivo, capace di riempire lo schermo, o di sfuggire a tutto il mondo che lo cerca, inafferrabile ed elegante, sinuoso come una pantera in movimento. 


 

Che fosse un elemento fondamentale della trama lo avevamo capito da tempo, da quando si era invaghito, ricambiato, della sua stessa prigioniera, Nilufer, ma in molte occasioni è stato fondamentale, come quando ha svelato a Omer la vera natura di suo fratello, o a cercato di indirizzare Elif verso la verità sull'abbandono da parte dell'uomo che doveva sposare. Ma adesso mi sto perdendo nei mille risvolti che sta dando alla trama, nel cercare di essere sempre un passo avanti rispetto al suo grande nemico, Tayyar Dundar, quel padre che prima lo ha rinnegato, che poi lo ha usato e di cui, in fondo, ha sempre cercato una sorta di approvazione.


 

Ma ormai siamo andati oltre il lecito, non solo per il rene rubatogli, per il tentativo di eliminare la sua stessa moglie, ma Fatih sta giocando a carte coperte, tirando tutte le fila. Ha organizzato e simulato l'omicidio di Huseyin, come desiderato dal padre, incastrando Elif, che inconsapevole vive le sue giornate drammatiche in carcere, in attesa di poter inutilmente ricordare un evento che in realtà non c'è mai stato.


 

Fatih ha fatto credere al mondo intero che Huseyin è morto, ma in realtà lo ha salvato dal destino che gli aveva riservato Tayyar. Lo ha salvato, ma in modo barbaro, amputandogli una gamba, consapevole che il test del DNA avrebbe lasciato tracce sicure sull'identità del defunto. 



E mentre tutti piangono Huseyin, anche la moglie tradita, e Omer, all'ultimo minuto, decide di andare a congedarsi dal fratello che comunque lo ha cresciuto, lo stesso Huseyin, ferito, calpestato, ma ancora vivo, osserva il proprio funerale dal camioncino messogli a disposizione dallo stesso Fatih, che lo ha nascosto in un grande capannone, allestito come una sala d'ospedale.


 

Mentre tutti sono sconvolti dall'omicidio, che credono sia stato realizzato dalla pacifica Elif, che avrebbe messo a frutto le lezioni di Omer su come impugnare un'arma, Nilufer, sconvolta, comincia a rendersi conto di aver ancora una volta contribuito alla disgrazia della sorella, avendo detto a Fatih dove si trovava l'arma del padre. Ma a rendere ancora tutto più complicato, arriva anche la notizia, inattesa, di una gravidanza che renderà padre un uomo complicato come il nostro Fatih.


 

Ma la situazione peggiora sempre di più. Mentre viviamo i giorni di carcere di Elif, con alcune persone che le ruotano intorno e che sappiamo cercheranno a breve di farle del male, Levent (che sempre ringraziamo per le sfuriate di gelosia di Omer nei suoi confronti) si reca in carcere per parlare con Elif e per salutarla. 


 

Resosi conto che il suo è un amore non corrisposto, in una situazione sempre più complicata, le dice che andrà via da Istanbul, ma le confessa anche tutta la verità su Bahar, distruggendo comunque la visione romantica che Elif aveva avuto della sua amica. Omer arriva trovando il suo rivale di sempre e ci congediamo da lui con l'ennesimo attacco di gelosia, anche se questo impedisce a Levent di raccontare la verità su la zia Nedret, che lo aveva convinto a falsificare il test del DNA. Spetterà sicuramente al nostro eroe arrivare alla verità da solo.


 

Intanto Fatih è ancora il pezzo chiave, quello mancante, per scoprire la verità e quando una notte Omer, con la sua squadra, spia la casa di Tayyar, non solo è testimone della strana visita di Nedret a casa dell'uomo, ma soprattutto Omer si introduce per sorprendere Fatih nel sonno, ma l'arrivo di Tayyar fa precipitare la situazione. L'imprenditore decide di sbarazzarsi del suo nemico di sempre e ordina a Fatih di ucciderlo. Assistiamo a una vera e propria esecuzione. Portato in un campo, in piena notte, dove è stata scavata una fossa, a Fatih viene dato l'incarico di puntare un'arma alla testa di Omer e di sparare. Assistiamo sconvolti all'esecuzione, anche se gli occhi di Fatih raccontano tutta un'altra storia. Lo avrà ucciso davvero? Non ci resta che correre a vedere l'altro episodio per capire, ma ho fiducia in lui.

sabato 27 settembre 2025

Kara Para Ask - La congiura (45)


 Povera Elif, povero Omer! Se gli è stato concesso il piacere della riconciliazione la felicità è durata talmente poco che davvero si tende a sospettare che non sia concessa loro la possibilità di vivere sereni, nonostante tutti i loro sforzi. In realtà il problema è solo uno: Tayyar Dundar e gli esseri ambigui che gli ruotano intorno, primi fra tutti quel Fatih sempre in bilico tra il nero e il bianco, tra il bene e il male che mai decide di fare un salto netto, inducendo lo spettatore a segnare un confine e a condannarlo o assolverlo.


 

Fatih avrebbe dovuto collaborare con Omer per incastrare un padre terribile che ha tagliato la lingua a sua madre, lo ha fatto crescere come un servo a cui delegare tutti i lavori sporchi, lo ha privato di un rene, contro la sua volontà, e ha cercato di uccidere la donna della sua vita. Nonostante tutto questo Fatih tradisce Omer, trascinando Elif in una vera e propria congiura.


 

La ragazza è come annientata dall'evento, inconsapevole di cosa possa aver fatto, ma terrorizzata di poter davvero aver ucciso il fratello di Omer, accecata dall'odio e dal risentimento per aver ucciso suo padre. Omer è l'uomo da avere accanto in una situazione del genere. È colui che la riporta a casa, che cerca di riscuoterla dallo shock, che affronta il proprio dolore profondo per la perdita del fratello e il compito terribile di doverlo raccontare alla sua famiglia, senza però abbandonarla mai.


 

È colui che spera che lei possa ricordare, quello che suppone ci sia un complotto dietro, quello che, quando la situazione precipita e si rende conto che non ci sono possibilità per Elif di sfuggire al carcere, andando contro tutto quello in cui ha creduto fino a quel momento, organizza la fuga di lei, chiedendo ad Asli di portare le sue cose, il passaporto e comprandole un biglietto aereo per Roma.


 

Lui resterà e cercherà di scoprire la verità. Lo fa grazie anche alla complicità di Arda che, a differenza di Pelin, poliziotta convinta del suo ruolo, è più un romantico che un rigido osservante delle regole. Lui crede che Omer scoprirà la verità e decide di dare a Elif una possibilità di fuga.


 

Ma è possibile che un'eroina integra come Elif si dia alla fuga lasciando dietro di sé Omer, la sua famiglia, che dovranno affrontare tutto quello che verrà? Inoltre Elif preferisce il carcere e la possibilità di vedere Omer all'esilio lontano da tutto e da tutti.


 

Così quando Omer arriva in commissariato deciso ad affrontare tutto quello che c'è, ma soprattutto a cercare di fare luce in quella che è una vera e propria congiura, con stupore scoprirà che Elif non è partita, ma si è consegnata alla giustizia, pronta ad affrontare quello che verrà.


 

Episodio toccante, drammatico, con alcune scene molto belle, come quando Omer si prende cura di lei, completamente devastata, ma il mio cuore è diviso tra la rabbia per Nilufer, complice suo malgrado del suo oscuro marito, e il desiderio di prendere a ceffoni Fatih che, danzando come un equilibrista sul confine tra il bene e il male, non riesce a fare il salto. Infatti alla fine dell'episodio scopriamo che la morte di Huseyin è solo una finzione, che è riuscito a salvarlo con un piano folle e terribile che ha comportato anche un'amputazione, pur di far credere che sia morto davvero e ingannare in questo modo suo padre. Ma per quanto tempo manterrà il segreto?

venerdì 26 settembre 2025

Kara Para Ask - La riconciliazione (44)

 


E finalmente siamo arrivati a questo punto e devo confessare che applaudo a Levent con tutto il cuore! Sì, proprio lui, l'ambiguo fidanzato di Bahar, il giocatore di futball americano (per il fisico) con la mente brillante che, entrato nell'azienda di Elif, finisce per diventare un punto di riferimento per tanti progetti e anche la sua spalla nel tentativo di infiltrarsi nella fondazione di Tayyar Dundar. Sì, lo so, alla fine resta un personaggio ambiguo, pur sinceramente innamorato di Elif. Si è lasciato convincere a sedurre la donna per poter accedere al suo denaro, ma alla fine se n'è davvero innamorato e per questo ha lasciato Bahar alla fine della prima stagione, ma è proprio grazie a lui che, in qualche modo, si sblocca sempre la situazione.


 

In principio è la folle gelosia di Omer nei suoi confronti che lo induce a fare il passo avanti che Elif aspettava da intere puntate, quando lui sosteneva che tra loro c'era solo un'amicizia, e adesso che sono divisi, e che lui si lascia manipolare nuovamente, questa volta da Nedret, pur di allontanare i nostri eroi, è la sua vicinanza che fa vedere rosso al nostro eroe solo apparentemente sensato e pacato.


 

L'irruzione furiosa di Omer nella casa che avevano preso per il loro futuro sa molto di marito geloso. Elif è confusa, ma quando caccia tutti fuori e lui resta seduto sulle scale a confessare la sincerità del suo amore, attraverso quello che resta della porta da lui quasi smontata, alziamo un canto di lode a Levent, bastonato e infelice, che torna suoi suoi passi solo per scoprire che la macchina di Omer è ancora ferma nella strada e la porta di Elif si è riaperta per lui.


 

L'amore e la passione infiammano i nostri eroi che si riconciliano nel migliore dei modi, anche se Elif diventa sfuggente appena Omer parla di matrimonio, comprensibilmente, portando dentro di lei una ferita viva che forse neanche lui può curare se non il tempo e la sicurezza di un amore che avrebbe bisogno di tempo per poter guarire, ma di tempo in Kara Para Ask davvero ce n'è poco per gli innamorati e i racconti sereni. Tutto s'infiamma intorno a loro.


 

Huseyin è fuggito ed è stato poi catturato da Fatih, che apparentemente è schiavo di suo padre, anche se finge di collaborare con Omer. Ali ha tradito il suo complice ed è uscito di prigione, partendo per l'estero. Svetlana non sa cosa fare e dove andare e lascia Buhran, il bambino avuto da Huseyin, alla famiglia dell'uomo con astio da parte di Melike che non accoglie bene il figlio frutto del tradimento.


 

Unica nota positiva sono Pelin e Arda che finalmente decidono di sposarsi, dopo una vita di conoscenza, e scontri che, immaginiamo, dureranno anche durante il matrimonio. Tayyar Dundar decide di sbarazzarsi del suo eterno alleato, per i contrasti e i tradimenti, ma decide di farlo liberandosi anche di Elif.


 

A chi spetta il compito del traditore? Ovviamente Fatih che, utilizzando la debolezza di Nilufer per lui, scopre dove si trova l'arma di Ahmet per poter uccidere Huseyin e far ricadere la colpa sul Elif. Verrebbe voglia di prendere a ceffoni Nilufer e farle aprire gli occhi su un tale marito che si è scelta.


 

Intanto Arda, Pelin, Omer ed Elif festeggiano la richiesta di matrimonio nella casa rosa, con una serata tra di loro che finalmente dona felicità e gioia a tutti, ma come ben sappiano nulla può durare a lungo e così una telefonata urgente induce il gruppo di poliziotti ad andare via e Elif, rimasta sola, cade nella trappola tesa da Fatih.


 

Drogata e non consapevole, viene portata sulla scena del delitto, tutti gli indizi vengono posti accanto a lei, la pistola che ha sparato nella sua mano e anche la tanica di benzina con cui è stata data fuoco la capanna che conteneva il corpo di Huseyin. E a rendere il tutto più drammatico è l'arrivo di Omer. Davvero non c 'è attimo di felicità per il commissario e la sua signorina. 

giovedì 25 settembre 2025

Kara Para Ask - A Guardia e ladro (43)

 


Omer ed Elif sono un duo difficile da dimenticare. Il Commissario e la sua Signorina, visti all'opera, sono uno spettacolo più unico che raro. Non è solo l'attrazione innegabile che provano l'uno per l'altra (basti pensare alla reazione infastidita di Levent fuori dal commissariato, dopo che Omer è intervenuto aiutando a liberare Asli). Il modo in cui i due si salutano, con un semplice bacio sulla guancia, che però sembra poter aprire nuovamente un mondo per loro palesa in forma evidente l'attrazione potente che ancora li lega.


 

Ma non è solo quello. I due sono belli da guardare in tutte le loro manifestazioni: di complicità, di fastidio, di gelosia, di amore. Levant, consapevole che basta poco perché il muro che li divide e che dovrebbe essere insormontabile, venga buttato giù da un'onda pericolosa, decide di cedere alle pressioni di Nedret e consegna a Elif il risultato alterato del test del DNA che mostra come Yagiz sia il figlio di Omer.


 

Elif ha sperato che non fosse così, ma davanti alle prove, decide di mettere il cuore in pace e di andare da Ipek per chiederle scusa per aver sospettato una bugia. Ipek, a sua volta innamorata sinceramente di Omer, decide, una sera, di raccontare all'uomo tutta la verità sulla fine del loro rapporto, facendo emergere una storia che agli occhi dello spettatore ormai appariva evidente. Era impensabile che, senza una violenza alla base, la ragazza potesse aver rinunciato a un uomo come Omer per uno psicopatico come Sehrat.


 

La verità, però, ha bisogno dei suoi tempi e se detta troppo tardi non ha più il peso che avrebbe dovuto avere. Omer è dispiaciuto, avrebbe voluto poter intervenire, ma l'amore provato per la donna è ormai cosa del passato, un sentimento che lui percepisce come immaturo e ben diverso da quello che prova per Elif e che lo induce a conservare ancora l'anello di matrimonio, anche se tutti gli chiedono di toglierlo.


 

Elif, decisa ad andare avanti anche con il dolore della separazione, si concentra sull'altro obiettivo della sua vita: incastrare Tayyar Dundar, che reputa responsabile di tutte le sue disgrazie. La ragazza, che ha un fiuto ormai investigativo, ha capito che tutto è legato alla fondazione e anche se apparentemente ha rinunciato alla lista con i nomi che aveva trafugato di notte del centro, ha conservato una copia, come hanno fatto anche i poliziotti.


 

Entrambi, su fronti diversi, continuano a indagare, giocando a guardia e ladri, con personaggi alquanto pericolosi. Omer si gioca le sue carte, coinvolgendo anche l'ambiguo Fatih, sempre in bilico, capace davvero di salvarlo o spedirlo all'inferno.


 

Elif lavora con Levent e permette anche a Mert e a Demet di dare il loro contributo. Tutti arrivano a un unico nome, che è quello di Gonul, una ragazza cieca che dovrebbe incaricarsi di trasportare una valigia con del denaro. 


 

Il giorno del bliz in aeroporto la situazione è quasi divertente, perché all'apice della tensione, nel momento clou quando Ipek dovrebbe intervenire per prelevare la ragazza, vediamo comparire la nostra "Signorina", che è arrivata allo stesso nome della polizia. Ed ecco Omer e Ipek in una macchina ed Elif e Levant in un'altra, che inseguono i criminali. 


 

L'attacco di gelosia di Omer, che però nega che si tratti di quello, è uno di quegli spettacoli che difficilmente possiamo dimenticare, come quando blocca la macchina di Levent per avere un duro confronto con lui. Eppure proprio questa tensione sempre più evidente porterà a un'esplosione sincera e a smuovere le acque nella casa rosa dove avrebbero dovuto trasferirsi lui ed Elif.


 

Una sera Omer sopraggiunge e trova Levant lì. L'uomo aveva sperato in una sorpresa romantica deciso a confessare ad Elif i suoi sentimenti, ma quando Omer lo trova lì, butta giù letteralmente la porta pur di entrare e chiedere spiegazioni. Bisogna dire che Ipek, sopraggiunta poco prima, gli aveva raccontato la verità sui risultati di un test alterato.


 

 

Convinto che la colpa sia di Levent, intenzionato a sedurre Elif, tutti gli scrupoli di Omer crollano e l'uomo entra raccontando a Elif la verità sulla paternità di Yagiz, confondendo la ragazza sempre di più. Ma ormai siamo a un punto di svolta e dobbiamo solo ringraziare Levent, ancora una volta, che scatenando il demone della gelosia che alberga in Omer finalmente lo porta a un confronto sincero. Corro a vedere l'altro episodio!